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Artigiani e piccole imprese della Riviera del Brenta: 141 richieste di risarcimento

Rimborsi medi del valore di 1000 euro ad azienda. Chinellato e Vanzan: «Sono acconciatori e parrucchieri, odontotecnici, attività del commercio e ristorazione, pasticcerie, imprese artigiane del comparto del calzaturiero»

Tante le richieste di contributi da parte delle aziende artigiane della Riviera del Brenta nelle scorse settimane, per far fronte alle difficoltà economiche legate alle restrizioni collegate alla pandemia. A spiegarlo sono Luca Vanzan e Giorgio Chinellato, presidente e segretario dell'associazione Artigiani Piccola e Media Impresa della Riviera.

«Abbiamo ricevuto dalle associate - spiegano Chinellato e Vanzan - 141 richieste di risarcimenti, pratiche che abbiamo concluso in tempi rapidi. Le richieste accolte hanno avuto rimborsi medi del valore di 1000 euro ad azienda. Il 74% ha ricevuto il rimborso nella forma dell'accredito in conto corrente, mentre altri associati, il 26% ha preferito la modalità del rimborso con un bonus sul credito d'imposta». Le tipologie di aziende che hanno fatto le richieste di rimborso per calo di affari e fatturato a causa delle restrizioni legate alla pandemia sono, spiega l'associazione: acconciatori e parrucchieri, odontotecnici, attività artigianali legate a commercio e ristorazione, pasticcerie. Ma non solo. «Altre sono le aziende che con i loro titolari hanno presentato e ottenuto i rimborsi previsti dal decreto governativo - conclude Chinellato - legate a diversi servizi alla persona e tante imprese artigiane del comparto del calzaturiero».

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