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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Tassa di soggiorno, albergatori pronti a "rottamare i sindaci" per vincere

Federalberghi stila sette punti per lottare a muso duro contro le amministrazioni di Caorle, Bibione e Sottomarina. Il presidente Marco Michielli: "Un vero e proprio attentato all'economia del territorio"

 “7 punti per 'rottamare’ i sindaci". Sono quelli messi nero su bianco dalle Federazioni del litorale aderenti a Federalberghi Veneto, in occasione dell’incontro in programma oggi a Caorle tra gli imprenditori del sistema ricettivo-alberghiero, al quale sono stati invitati anche il sindaco di Caorle Luciano Striuli e la Giunta comunale. Al centro della discussione c'è la tassa di soggiorno che i sindaci di Caorle, Sottomarina e Bibione hanno annunciato per la prossima stagione estiva mentre Jesolo e Rosolina resistono ancora.  

“Se i sindaci dicono di avere le loro ragioni per introdurre il balzello, oggi noi illustreremo le nostre - dichiara il presidente di Federalberghi Veneto, Marco Michielli –. E non sono solo ragioni legate all’interesse delle imprese, come abbiamo più volte ribadito. Accanirsi sull’unico comparto che riverbera ricchezza sui comuni costieri e per 50 chilometri all’interno si appalesa come un atto di autentico masochismo amministrativo, se non come un vero e proprio attentato all’economia del territorio. A questo punto i sindaci sembrano pronti a fare fronte comune sul capitolo tassazione, ma, se decideranno di proseguire, saranno chiamati ad assumersi le loro responsabilità a fronte degli esiti delle loro scelte sulla stagione 2013”.

Ecco, in 7 punti, le motivazioni degli imprenditori illustrate dal presidente di Federalberghi Veneto:   

  1. E' una tassa che pagheranno i turisti e che, unita all’aumento iva al 22%, penalizzerà il commercio quanto e più del ricettivo. Per questo facciamo ulteriore appello ad associazioni consumatori e all’intelligenza delle categorie;
  2. La pagheranno solo gli ospiti di alberghi e campeggi, poiché i rappresentanti delle locazioni turistiche, preponderanti nel numero di presenze, hanno già annunciato che non sarà loro applicabile, con evidente disparità di trattamento;
  3. Nell’anno di maggior crisi del settore, la tassa di soggiorno rischia di dirottare altrove i già miseri flussi turistici, come ad esempio hanno già fatto diversi tour operators svizzeri su Rimini;
  4. Il vicino Friuli non imporrà la tassa e lancerà una campagna promozionale delle proprie spiagge tax free, creandoci un sicuro danno non solo di immagine;
  5. La Cgia di Mestre ha lanciato ieri allarme sulle vacanze degli italiani tartassati; chiederemmo anche un’indagine sui bilanci degli alberghi massacrati da Irap, Imu Tares e ora da Tassa di soggiorno (sono notizia anche di oggi, sui quotidiani, le chiusure di attività alberghiere a Padova e Treviso);
  6. Sicuramente come Federalberghi non daremo istruzioni di incentivare in questo senso, ma ricordiamo come, in base al Dl 16 del 2012, le Pubbliche Amministrazioni non possono procedere all’accertamento, né alla a riscossione, dei crediti inferiori ai 30 euro. Pertanto, se i nostri clienti chiederanno di non pagare non potremo che confermare questo punto;
  7. La nuova Imu 2013 assicurerà alle casse comunali maggiori fondi rispetto al 2012, e i comuni balneari - considerato l’alto numero di seconde case presenti, ne saranno i maggiori beneficiari. Le associazioni territoriali si sono attivate per proporre alternative caso per caso, considerando persino di rivedere, se necessario, i programmi degli eventi 2013, ma al solito la politica si è arroccata sulla soluzione più facile.

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