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Economia

Speedline, da Zaia al Balbi prima dell'incontro cruciale al Mise

Fim e Fiom: «Non ci sono ragioni per chiudere». Il presidente: «Ho già parlato con il ministro Giorgetti». Domani, mercoledì, tutti al ministero dello Sviluppo economico

Sindacati e lavoratori della Speedline al tavolo con il presidente Luca Zaia a palazzo Balbi oggi, martedì 17 maggio. «Sto seguendo l'evolversi della vertenza», ha rassicurato Zaia. Ma sono ore di grande attesa per gli oltre 600 addetti di Tabina (Santa Maria di Sala), che aspettano l'incontro di domani, mercoledì, che sarà in presenza al ministero dello Sviluppo economico, con le istituzioni e la società svizzera Ronal. A questa spetta l'ultima parola sul destino di Speedline. Il piano di rilancio presentato dall'advisor dei sindacati Fim e Fiom, su cui sta ancora riflettendo il ceo della multinazionale Ronal, Oliver Brauner, non sembra aver convinto la squadra dei suoi tecnici fare marcia indietro sul trasferimento di Speedline all'estero, con la chiusura nel Veneziano. «La ditta produce, ad aprile ha fatto utili - affermano i sindacalisti Matteo Masiero (Fim Cisl) e Manuela Musolla (Fiom Cgil) - Come si può chiudere un'azienda in salute?».

Il presidente Zaia ha confermato di aver già sentito il ministro dello Sviluppo Giancarlo Giorgetti per sensibilizzarlo ancora sulla vicenda della fabbrica di Tabina. «Abbiamo espresso la nostra ferma convinzione sull’importanza di mantenere il sito produttivo nella nostra Regione, tanto più che i dati economico-finanziari degli ultimi mesi dimostrano che Speedline può essere ancora competitiva sul mercato e garantire quindi al gruppo la necessaria marginalità - insistono i sindacati - Il piano presentato dalle organizzazioni sindacali evidenzia la sostenibilità e la redditività futura dello stabilimento e quindi non ci sono ragioni per procedere con la chiusura. Abbiamo ritenuto importante sottolineare che un risvolto positivo della vertenza segnerebbe un cambio di direzione sul tema delle delocalizzazioni che stanno impoverendo il tessuto industriale del Veneto e dell’Italia».

L’incontro con la presidenza della Regione Veneto anticipa dunque l’incontro di domani, mercoledì alle 14, al Mise. «Abbiamo apprezzato la disponibilità del presidente a incontrarci e a mantenere alta l’attenzione sulla vicenda Speedline. Siamo a un punto cruciale della vertenza, è fondamentale - concludono Fime Fiom - che tutti gli attori istituzionali che hanno messo in campo il proprio impegno e che ringraziamo, continuino a sostenerci».«Il nostro obiettivo è e rimane quello che la proprietà riveda le proprie decisioni e che non venga chiuso lo stabilimento di Santa Maria di Sala», ha puntualizzato il presidente. All’incontro anche Michele Zanocco, segretario generale Cisl Venezia, Ferdinando Uliano, segretario nazionale Fim Cisl, Paolo Albanese, Paolo Zennaro, Renzo Bonaldo rsu Fim, Ugo Agiollo segretario generale Cgil Venezia, e Andrea Zampieri rsu Fiom.
 

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