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Giovedì, 25 Aprile 2024
Stabilimento veneziano / Tessera

I nuovi azionisti arabi rilanciano SuperJet

La società Mark AB prende il posto del vecchio azionista russo e punta a sbloccare la produzione. L'accordo prevede investimenti per 110 milioni a Venezia e l'aumento del personale fino a 400 addetti

SuperJet International (Sji), azienda aeronautica con base a Tessera, continuerà le sue attività con un nuovo azionista emiratino. Mark AB, con sede negli Emirati Arabi Uniti, ha siglato un accordo con la russa United Aircraft Corporation (Uac) per acquisire il 49% delle azioni della società e dell’intera partecipazione nel progetto Superjet 100: l'accordo sancisce l'uscita definitiva della Uac dal programma e di conseguenza libera l'azienda dalle limitazioni conseguenti alle sanzioni internazionali contro le società russe.

Ora l’acquisizione andrà autorizzata dal Comitato di sicurezza finanziaria e, a conclusione dell'operazione, la nuova compagine azionaria di SuperJet sarà così costituita: il 49% a Mark AB, il 41% a Studio Guidotti International, il 10% a Leonardo.

«Questo accordo - dichiara il presidente di SuperJet International, Vincenzo Capobianco - ha una grande valenza per la nostra società, in quanto l’interruzione dei rapporti industriali e commerciali con Uac consentirà alla società di non essere più gravata dalle limitazioni conseguenti ai regolamenti sanzionatori disposti dall’Unione Europea. Ora SuperJet tornerà a dimostrare le eccellenti capacità tecniche dei suoi dipendenti, i quali sono riusciti a far fronte ad un duro periodo di difficoltà con coscienza e senso di responsabilità».

Con l’ingresso del nuovo socio e lo scongelamento degli asset della società sarà possibile procedere con il piano di rilancio elaborato da Sji assieme a Mark AB, che prevede investimenti totali per 190 milioni di euro (dei quali 110 milioni sulla sede di Venezia): fondi che permetteranno di sostenere lo sviluppo delle nuove configurazioni velivolo, la costruzione della nuova branch negli Emirati Arabi Uniti e l’aggiornamento continuo del velivolo.

Per sostenere le attività, la nuova organizzazione prevede un progressivo incremento del personale, che a regime raggiungerà le 400 unità su Venezia. Un progresso notevole rispetto ai 110 addetti attualmente impiegati ma anche rispetto ai 250 pre-pandemia. Le previsioni di vendita, secondo la società, sono stimate ad almeno 240 velivoli nelle diverse versioni: passeggeri, business jet e cargo, la maggior parte dei quali sarà destinata ad aerolinee emiratine ed indiane.

Dal punto di vista industriale il programma si baserà sul sito di Tessera e sulla nuova branch negli Emirati. La sede di Venezia avrà la direzione del programma, la gestione del prodotto e delle relative certificazioni, diventando sia la design organization authority (con la certificazione “di tipo” del velivolo e quindi con la possibilità di sviluppare nuove configurazioni business jet e cargo), sia la production organization authority, con il completo controllo di tutta la supply chain. In laguna saranno inoltre mantenute le attività di marketing e vendite, installazione opzioni, addestramento piloti ed equipaggi, prove di volo finali, consegne e supporto al cliente.

La nuova branch negli Emirati Arabi sarà costituita presso l’aeroporto internazionale di Al Ain e sarà lo stabilimento per la produzione del Superjet 100 nella sua versione basica green per poi essere trasferito a Venezia per per il completamento del velivolo e le attività di sua competenza.

Questo accordo potrà inoltre rappresentare un’importante opportunità per l’industria aeronautica nazionale, considerato che gli Emirati Arabi non dispongono ancora di un indotto industriale sufficientemente maturo nelle diverse discipline. Pertanto, per far fronte a tale mancanza, si potrà fare ricorso alle disponibilità della subfornitura aeronautica nazionale con particolare riferimento a produzione di parti motore e aerostrutture, nonché al supporto ingegneristico alla nascente industria aeronautica locale.

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