Albergatori in fiera all'aeroporto di Venezia: arriva il sostegno delle istituzioni
Una giornata di stand e interventi per dare un segnale di fiducia e ripresa. Scarpa: «Il turismo non c'è, la ripresa è lenta». Brugnaro: «Qui c'è gente che ci mette del suo e va avanti». Baretta: «Progetto con i finanziamenti europei»
Inaugurazione di Venice Hotel Market all'aeroporto Marco Polo, giovedì, tradizionale evento che tra seminari, workshop, presentazioni e il market place, ha attirato a Tessera gli albergatori e gli imprenditori della ristorazione e del beverage veneziani. Al taglio del nastro l'assessore regionale al Turismo, Federico Caner, Stefania Stea (vicepresidente Ava, Associazione veneziana albergatori), Lorenza Lain (tesoriere Ava), insieme al presidente dell'associazione Vittorio Bonacini e al direttore Claudio Scarpa. Nel pomeriggio in ordine sono intervenuti il candidato sindaco Pier Paolo Baretta e il sindaco Luigi Brugnaro
I dati
Il 15% degli alberghi veneziani aprirà entro l’estate, secondo Scarpa, un altro 15% non aprirà ma il 70% ha aperto: «si tratta di una scommessa, un atto di fede, perché in realtà turisti in questo momento non ce ne sono. I tassi di occupazione sono al 15%, salgono al 40 nella notte del Redentore, niente rispetto alle presenze dell’anno scorso. Nell’autunno il tasso dovrebbe salire al 40% ma comunque insufficiente a reggere i costi aziendali. Quindi gli alberghi tengono aperti per un dovere civico», afferma. A primavera 2021 il coronavirus dovrebbe essere un brutto ricordo e tutto dovrebbe tornare alla normalità. Ava, dopo due rinvii, ha voluto dare un segnale organizzando questo evento e ha trovato in Save un partner che ha garantito la terza edizione mettendo a disposizione gli spazi e il personale tecnico.
Save
«Ci fa piacere potervi ospitare - dice Monica Scarpa, ad di Save -. Per noi non è un momento facile. Siamo il primo sistema aeroportuale del nordest, abbiamo gestito 18 milioni di passeggeri, diamo da lavorare fra diretti, indiretti e indotto a 24 mila persone. Abbiamo in cassa integrazione il 90% dei nostri dipendenti diretti e tutto il settore risente in maniera importante. Del nostro traffico a Venezia il 60% è turismo e il 40% è business quindi è un momento che ha delle ricadute anche su tutto il nostro settore ma io cerco di guardare avanti in maniera fiduciosa». In questi primi mesi gli aerei sono più pieni di quello che ci aspettavamo, dice Scarpa. C’è ancora un’incertezza a ottobre e novembre, ma dall’altra parte le prenotazioni, gli indici di riempimento, su un periodo ancora più lungo, il 2021, sono di nuovo molto alte.
Gli albergatori
Per Stefania Stea, vicepresidente Ava, l'evento di giovedì «è importante per Venezia e per il Veneto, in quanto è il primo appuntamento fieristico post-Covid. Si è voluto un punto di ritrovo e di slancio verso un futuro e un nuovo tipo di turismo. Sono molte le aziende che sono venute a promuoversi e a sostenere questo messaggio e voglia di ripresa. Abbiamo presentato aziende leader della disintermediazione proprio perché Venezia vuole finalmente riuscire in qualche modo a fare un primo passo per svincolarsi dalle dai colossi che portano i soldi all’estero». Il turismo di massa per Stea non porta un turismo di qualità: occorre puntare sulle nostre eccellenze culturali e il territorio.
Un progetto con soldi europei
Ospiti del secondo appuntamento del Venice Hotel Market il sottosegretario all'Economia e Finanze Pier Paolo Baretta e il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro. «Il turismo è una risorsa preziosa per Venezia - ha detto Baretta - Dobbiamo gestire questo momento complesso e sfruttare anche le opportunità che la tecnologia ci offre attraverso la creazione di un sistema di prenotazione che intercetti i turisti giornalieri. Solo così possiamo gestire i flussi turistici in modo efficace. Identifichiamo 10 giornate e sperimentiamo il sistema per poi metterlo a regime. Albergatori, ristoratori, operatori turistici: facciamolo insieme. Penso a un progetto che vada a raccogliere i finanziamenti che deriveranno all'Europa. Avremo il prossimo anno 170 miliardi per l'Italia di cui 80 a fondo perduto. Venezia ha il diritto di avere un piano speciale. Un turismo di qualità e con prenotazione. Occorre immaginare come organizzare una prenotazione degli arrivi.
Gente che realizza
«Vedere persone che invece di fare discorsi realizzano fatti, mi piace tantissimo», dice il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro giunto nel pomeriggio al Venice Hotel Market all’aeroporto Marco Polo. Dopo aver visitato gli stand, incontrato gli operatori turistici e salutato il Consiglio direttivo dell’Ava, il sindaco ha detto: «Il periodo sarà difficilissimo, come lo è anche adesso, ci sono delle filiere colpite in modo pesante dalla crisi. Dobbiamo cercare di mantenere la testa fredda e il cuore caldo. Dobbiamo continuare a far vedere una città sicura, pulita e nel frattempo pensare al domani. Il turismo a Venezia è di lusso perché diamo servizi. Negli alberghi della città vengono persone che comprano il made in Italy, che vogliono vedere la nostra cultura, che fanno sponda dei nostri prodotti all’estero. È una grande macchina diplomatica e commerciale».