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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Zona logistica semplificata: sgravi, facilitazioni burocratiche e incentivi. Ora si attende il governo

Delibera di giunta regionale approvata. Ora il malloppo va al governo. Marcato: «Un treno che nessuno può permettersi di perdere». Zanon: «Non sempre ci si può attendere tutte le risposte dalla politica». Venturini: «Questa partita può sbloccare dossier da troppo tempo aperti come il protocollo fanghi o il regolamento del Porto»

Approvata la delibera di giunta regionale per la Zona logistica speciale (Zls): ora tutto va in discussione al governo. La connessione fra l'area del Polesine e quella del Veneziano, entrambe strategiche economicamente, con ampie potenzialità inutilizzate ma poche risorse per la crescita a disposizione, sono pronte a decollare grazie a un sistema di incentivi fiscali, semplificazioni burocratiche, supporti amministrativi e detassazioni per poter essere attrattive agli occhi delle imprese già insediate e che intendono porre qui le basi del loro futuro.

Hanno fatto il punto tra gli altri, a palazzo Linetti in calle Priuli (sede regionale del Veneto), l'assessore regionale allo Sviluppo economico Roberto Marcato, l'assessore regionale alla Cultura Cristiano Corazzari e  il presidente della Camera di Commercio Venezia-Rovigo Massimo Zanon. Ecco l'iter: il primo passo è la delibera di giunta regionale 550 del 5 maggio 2020 e il primo settembre del 2020 la Regione Veneto sottoscrive il protocollo d'intesa tra con  la Camera di Commercio. Presentato inoltre il piano delle linee strategiche a giugno 2021 e il 3 agosto è stato approvato il piano di sviluppo strategico. Ora i passaggi politicamente rilevanti sono: l'invio della proposta di istituzione della Zls alla presidenza del Consiglio dei ministri da parte del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, e la negoziazione con lo Stato. Infine ci sarà l'istituzione vera e propria della Zls porto di Venezia-Rodigino con il decreto del presidente del Consiglio.

«La fase di negoziazione è importante - esordisce Marcato, ringraziando il presidente di Confindustria Venezia Rovigo, Vincenzo Marinese, fra gli artefici del progetto della Zls - e approfitto per far appello a tutti i parlamentari veneti affinché in questa occasione in cui l'interesse primario va oltre i confini di partito, si muovano all'unisono per ottenere un risultato che la norma ci consente, che il territorio vuole ed è un elemento di crescita economica per una delle regioni che è locomotiva economica del Paese».

L'impatto della Zls

In base alle analisi effettuate sul territorio, la Zls è in grado di generare investimenti per 2,4 miliardi di euro e lavoro per 177 mila unità in 10 anni, con un aumento dell'export di oltre il 40% in più. C'è anche una crescita attesa del traffico portuale pari all'8,4%. «Polesine e Veneziano (Porto Marghera, Murano, Arsenale, Tronchetto) sono aree straordinarie che lavorano a bassi regimi - ha spiegato Marcato - ma in quanto venete sono in grado, come la Regione ha fatto e sta facendo, di riemergere dalle grandi crisi come quella dell'11 settembre 2001, quella del 2008 e da ultimo il dramma causato dalla pandemia. Polesine e Veneziano sono incardinate in un sistema virtuoso e quindi possono agganciare la ripresa e tornare protagoniste. Non ho dubbi - dice l'assessore allo Sviluppo regionale - che se un momento adatto c'è, questo sia uno di quelli: abbiamo un treno che nessuno può permettersi di perdere».

"Territori sensibili"

«È una sfida per territori particolarmente sensibili come Marghera e il Polesine - ha detto Cristiano Corazzari - che deve ricollegarsi alle dinamiche virtuose del Veneto, bisogna riuscire ad agganciare il modello anche in questa occasione. La Zls necessita di sostegno e valorizzazione degli aspetti infrastrutturali e la semplificazione amministrativa e fiscale è fondamentale per attrarre investimenti e per costruire processi di sviluppo e di rete fra le imprese».

La Camera di commercio

«Questo percorso andato avanti nonostante la pandemia ci mostra che le potenzialità ci sono, nonostante le scelte della politica nazionale, come quella sulla crocieristica e la portualità veneziana, con impatti pesanti sulle imprese e sul lavoro del territorio - afferma Massimo Zanon - Troppe volte in Veneto abbiamo messo il "No", trovandoci con la più grande area europea da bonificare a Porto Marghera, e ora per sistemare il porto bisogna renderlo navigabile, e anche qui per fare gli scavi ci sono possibilità che oggi si dica una cosa e domani si torni indietro. Allora facciamo tutto il possibile per fa sì che i danni che arrivano da queste scelte non infieriscano sulla rotta».

Le aziende insediate (e che arriveranno) nel territorio, hanno spiegato il dottor Santo Romano direttore delle Politiche Economiche della Regione e il professor Francesco Musco dell'Università Iuav di Venezia, avranno agevolazioni per 7 anni, prorogati per altri 7: semplificazioni amministrative e burocratiche, condizioni creditizie favorevoli e impatto positivo sulla crescita dell'export, del lavoro e degli investimenti (con le risorse pubbliche l'effetto moltiplicatore è 1 a 3) e anche sul traffico internazionale dei container. Ci sarà un comitato fra governo, porto e regione, la presidenza del Consiglio e il ministero delle Infrastrutture. «Il primo aspetto è connettere il sistema della portualità alla retro-portualità dall'alto Polesine a Porto Marghera», dice Musco.

I dossier aperti

Protocollo fanghi, piano morfologico, conterminazioni, bonifiche: sono tutti dossier aperti che con la Zls possono trovare un impulso per lo sblocco, afferma l'assessore comunale al Turismo di Venezia Simone Venturini. «Sottolineo Murano vista la difficoltà della filiera del vetro - aggiunge - e l'approvazione del Regolamento del Porto, tanto atteso». «Ci impegneremo come stiamo facendo su tutti i protocolli - dice il presidente dell'Autorità portuale di Venezia Fulvio Di Blasio - Di recente abbiamo sottoscritto un accordo da un miliardo con Intesa San Paolo per le piccole e medie imprese, come rete che fa massa critica per coloro che decideranno di investire e fare di questo contesto un qualcosa che dà complessivamete un valore aggiunto per rendere attraente l'investire». I tempi per la realizzazione sono in gran parte dipendenti, ricorda Marcato, dalla discussione con il governo. «Certo preoccupa - conclude Marcato - che non ci sia una visione strategica di lungo periodo nel Pnrr su Porto Marghera. Non accetteremo mai di essere succursale di Trieste. Venezia è crocevia commerciale per il mondo».

1481-2021 Presentazione piano strategico ZLS Ve-Ro_1-2

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