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15° festival internazionale di danza contemporanea

Tutti gli appuntamenti in programma domani per la rassegna

Tanti gli appuntamenti della seconda giornata (sabato 24 luglio) del 15. Festival Internazionale di Danza Contemporanea della Biennale di Venezia. Si comincia alle ore 11.00 con la cerimonia di premiazione del Leone d’oro alla carriera Germaine Acogny e del Leone d’argento Oona Doherty al Teatro Piccolo Arsenale. Seguono alle ore 16.00 i danzatori di Biennale College in Far di Wayne McGregor e Solo Echo di Crystal Pite (Tese dei Soppalchi), mentre i danzatori-coreografi del College saranno impegnati in brevi azioni coreografiche - Among diverse beings solos - all’interno della 17. Mostra Internazionale di Architettura, visibili nel pomeriggio, alle ore 14.00 e alle 15.00 all’ingresso dei Giardini e alle 17.30 all’Arsenale. Conclude la giornata il debutto in prima europea di New Work for Goldberg Variations di Pam Tanowitz e Simone Dinnerstein al Teatro Malibran (ore 20.00). 

Protagoniste della cerimonia di premiazione al Teatro Piccolo Arsenale (ore 11.00) sono la carismatica danzatrice e coreografa franco-senegalese Germaine Acogny, Leone d’oro alla carriera, e la trentacinquenne nord irlandese Oona Doherty, Leone d’argento. 
A seguire saranno proiettati corti e documentari scelti dalle due artiste premiate, fra cui spicca Dancing at Dusk: a moment with Pina Bauch’s the Rite of Spring. Girato sulla spiaggia di Toubab Dialaw in Senegal, il film registra l’ultima prova generale de Le Sacre du Printempes di Pina Bausch danzato da una compagnia di 38 danzatori provenienti da 14 stati africani. 

Sempre sabato 24 luglio (ore 16.00) i danzatori di Biennale College portano sul palco delle Tese dei Soppalchi FAR di Wayne McGregor e Solo Echo di Crystal Pite. Ispirata al libro di Roy Porter “Flash in the Age of Reason”, da cui l’acronimo FAR, la coreografia del direttore del Festival Wayne McGregor, nasce dal confronto di due discipline apparentemente distanti tra loro: danza e scienza. Sulla musica del fondatore delle Oblique Strategies Brian Eno, i danzatori di Biennale College interpretano una coreografia razionale di rimando all’Età della Ragione. Sullo sfondo un’installazione con 3200 luci LED del collettivo Random International. Segue Solo Echo, coreografia di Crystal Pite su musica di Johannes Brahams. Ispirata dal poema di Mark Strand “Lines for Winter”, Solo Echo invoca l’inverno per raccontare una storia di amore, accettazione e perdita.     
Negli spazi della 17. Mostra Internazionale di Architettura ai Giardini (ore 14.00 e 15.00) e all’Arsenale (ore 17.30), i sei danzatori-coreografi di Biennale College, vestiti da Bottega Veneta, rispondono alla domanda “How will we live togheter?” con interventi mirati, creati in intimo dialogo con le installazioni in mostra. 

La serata culmina con un classico della letteratura musicale e coreografica insieme: New Work for Goldeberg Variations. Nasce come una conversazione lo spettacolo presentato al Teatro Malibran sabato 24 luglio (ore 20.00). A dialogare con la compagnia della coreografa statunitense Pam Tanowitz è la pianista Simone Dinnerstein, divenuta nota al pubblico nel 2007 proprio per la registrazione delle Variazioni Goldberg di Bach. Ed è stata la Dinnerstein, grande appassionata di danza, a cercare la collaborazione con Pam Tanowitz. All’idea di tracciare la musica con il respiro e il movimento, la coreografa americana risponde chiedendo a danzatori e pianista di interagire tra loro al di là della partitura. “Sto tentando di essere libera di suonare ogni volta in modo diverso così da dialogare con loro” dice Simone Dinnerstein parlando di come ha interagito con i 7 danzatori, attorno a lei sul palco mentre suona scalza il pianoforte. Uno spettacolo sempre diverso, New Work for Goldeberg Variations segna il debutto europeo di Pam Tanowitz, tra le coreografe più celebrate del momento. Nei suoi lavori intravediamo la musicalità di George Balanchine, lo spazio di Merce Cunningham e la libertà di Twyla Tharp, quasi una sintesi della coreografia americana unita a un intenso interesse per il quotidiano. Guardando i lavori di Pam Tanowitz si ha “la singolare sensazione di osservare una comunità di danzatori che stavano già danzando e continueranno a farlo anche dopo la chiusura del sipario” (Sarah Silverblant-Buser). Segue lo spettacolo una conversazione con la coreografa americana.


IL PROGRAMMA DI SABATO 24 LUGLIO

ore 11.00 Teatro Piccolo Arsenale, cerimonia di consegna del Leone d’oro alla carriera a Germaine Acogny e del Leone d’argento a Oona Doherty. Segue la Rassagna Film Danza “I nostri Leoni”.
a partire dalle ore 11.00 Sale d’Armi (Arsenale), Not Once. (2019, 70’), Jan Fabre, Mikhail Baryshnikov
ore 14.00 /15.00 Giardini della Biennale (ingresso), Among diverse beings solos (2021, 45’), Biennale College Danzatori-Coreografi 
ore 14.00/14.30/15.00/16.00/16.30 Sala delle Colonne (Ca’ Giustinian), Future Self (2021, 10’), Random International, Wayne McGregor
ore 15.00 Teatro Piccolo Arsenale. Rassegna Film Danza “Cortometraggi e documentari degli artisti”  
ore 16.00 Teatro alle Tese (Arsenale), Solo Echo (20’) di Crystal Pite, Far (30’) di Wayne McGregor, Biennale College Danzatori. Segue conversazione con W. McGregor    
ore 17.00 Teatro alle Tese (Arsenale), Tom (2020, 56’), Wilkie Branson
ore 17.30 Arsenale (Tese e Giardino delle Vergini), Among diverse beings solos (2021, 60’), Biennale College Danzatori-Coreografi 
ore 20.00 Teatro Malibran, New Work for Goldberg Variations (2017-2019, 75’), Pam Tanowitz e Simone Dinnerstein. Segue conversazione con P. Tanowitz

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