“Gli amanti timidi o sia l’imbroglio dè due ritratti”: l'omaggio a Goldoni al teatro a l'Avogaria
Un grande classico di Carlo Goldoni. Sabato prossimo, 8 febbraio 2020, ore 20.30, al Teatro a l’Avogaria di Venezia (Dorsoduro 1607) nell’ambito della rassegna “Teatrando a Venezia 2020” appuntamento con lo spettacolo vincitore del Festival Nazionale del Teatro Sociale: “Gli amanti timidi o sia l’imbroglio dè due ritratti”.
Messo in scena dalla compagnia Il Portico-Teatro Club per la regia di Gabriele Ferrarese è un affresco di vita e di situazioni tipicamente goldoniane, imperniato su figure di servitori dai caratteri diversi e umani dai quali si staccano per compiutezza e linearità quelli di Arlecchino e Camilla. Uno spettacolo che presenta una visione globale del “mondo” di Carlo Goldoni. Un omaggio ad un autore così lontano nel tempo ma tanto a noi vicino. Un’occasione per recuperare il teatro come luogo di incontro umano. Riscrittura di uno scenario composto per i comici parigini del Théatre Italien, questa commedia appartiene all’ultima fase creativa dello scrittore Carlo Goldoni e riporta in scena come protagonista Arlecchino che ha una funzione drammaturgica nel suo essere motore dell’azione ma, in quanto pegno d’amore, è altresì pretesto e strumento di uno scavo psicologico che indaga la relazione d’amore. La commedia si regge sul gioco degli equivoci, inserendo i temi del doppio e dell’incomunicabilità ed è una farsa spiritosa in cui l’autore seppe conservare molto dello spirito dell’arte