"Romeo e Giulietta L’amore è saltimbanco" al teatro Goldoni
Sopravvissuti all’inquisizione veneziana, Giulio Pasquati e Girolamo Salimbeni, coppia di ciarlatani saltimbanchi, vengono incaricati dal Doge di mettere in scena una commedia. Per riscattarsi scelgono di riproporre la più grande storia d’amore che sia mai stata scritta: sul palcoscenico del Teatro Goldoni la compagnia Stivalaccio Teatro porta così in scena da giovedì 14 a domenica 17 marzo il secondo capitolo della “Trilogia dei Commedianti”, Romeo e Giulietta. L’amore è saltimbanco.
La produzione del Teatro Stabile del Veneto e di Stivalaccio Teatro vede in scena Anna De Franceschi, Michele Mori e Marco Zoppello, autore anche della regia, che attraverso la commedia dell’atre e il teatro popolare trasformano Shakespeare in materia viva per portare sul palco le grandi passioni dell’uomo, dalle gelosie otelliane ai pregiudizi da “mercante”.
E' il 1574 e Venezia è in subbuglio per l’imminente arrivo di Enrico III di Valois, diretto a Parigi per essere incoronato Re di Francia. Giulio Pasquati e Girolamo Salimbeni vengono incaricati di dare spettacolo in onore del principe. Mica una storia qualunque, certo che no, la più grande storia d’amore che sia mai stata scritta: Romeo e Giulietta. Due ore di tempo per prepararsi ad andare in scena, provare lo spettacolo ma, soprattutto: dove trovare la “Giulietta” giusta, casta e pura, da far ammirare al principe Enrico? Ed ecco comparire nel campiello la procace Veronica Franco, poetessa e “honorata cortigiana” della Repubblica, disposta a cimentarsi nell’improbabile parte dell’illibata giovinetta. Si assiste dunque a una “prova aperta”, alla maniera dei comici del Sogno di una notte di mezza estate, dove la celeberrima storia del Bardo prende forma e si deforma nel mescolarsi di trame, di dialetti, canti, improvvisazioni, suoni, duelli e pantomime.
“La Trilogia dei Commedianti” è un progetto a cura di Marco Zoppello che nasce nel 2013, dall’incontro fortuito con un testo di Luigi Rasi: I Comici Italiani. Da questa raccolta di biografie, il cui primo volume risale al 1897, nasce l’idea di raccontare la storia di due comici realmente esistiti nel XXVI secolo: il padovano Giulio Pasquati e il fiorentino Girolamo Salimbeni.
Prendendo spunto da un fatto realmente accaduto ai due comici dell’arte, la messa alla gogna da parte del Principe di Mantova (diventato nella nostra trasposizione un Inquisitore Veneziano), il primo capitolo della saga, Don Chisciotte. Tragicommedia dell’arte uno spettacolo rimette il pubblico al centro dell’azione teatrale, ridonando all’applauso e alla partecipazione dello spettatore il ruolo di protagonista. La conclusione dell’opera, con l’inquisitore che esclama: Vox Populi, Vox Dei, e il pubblico che, a suon di applausi, salva i due Comici dall’impiccagione, è diventata il punto di partenza per il secondo capitolo.
Aperitivo con gli interpreti
venerdì 15 marzo - ore 17.30
T Fondaco dei Tedeschi
sala Event Pavilion
conduce Piermario Vescovo
Teatro Goldoni | Venezia
14 > 17 marzo 2019
Giovedì 14 marzo ore 20.30
Venerdì 15 marzo ore 20.30
Sabato 16 marzo ore 19
Domenica 17 marzo ore 16