Attila di Verdi in scena. Un nuovo allestimento della Fondazione Teatro La Fenice, in coproduzione con Teatro Comunale di Bologna e Teatro Massimo di Palermo.
Secondo titolo di Giuseppe Verdi per la Fenice, Attila è forse l’opera più veneziana del bussetano, non solo perché esordì in laguna nel 1846, ma anche perché narra dell’arrivo dei profughi aquileiesi sull’isola di Rivo Alto, e quindi della fondazione del primo nucleo di quell’insediamento che diventerà Venezia. La vicenda del re degli Unni – tratta dalla tragedia Attila, König der Hunnen di Zacharias Werner – si prestava, anche per l’ambizioso soggetto, a un diverso e inedito approccio alla drammaturgia. Il debutto veneziano, non proprio un trionfo a causa di interpreti inadeguati, traghetta comunque l’opera nei cartelloni dei teatri più prestigiosi, a cinque anni dalla prima, sempre a Venezia, di Rigoletto
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