Ca' Foscari Short Film Festival: omaggio a Robert Altman, presente Bill Plympton
La sesta edizione del Ca’ Foscari Short Film Festival, che si svolgerà dal 16 al 19 marzo 2016 all’Auditorium Santa Margherita, compie i primi passi svelando il proprio manifesto, firmato per il terzo anno consecutivo da Igort, e due dei suoi più prestigiosi programmi speciali: l'omaggio a Robert Altman e la masterclass dell'animatore statunitense Bill Plympton.
Lo Short è un festival dedicato al cortometraggio ed è il primo in Europa interamente concepito, organizzato e gestito da un’università (Ca’ Foscari Venezia). Il programma, che sarà presentato con una conferenza stampa il 26 febbraio, si articola in un Concorso Internazionale dedicato ai lavori degli studenti delle scuole di cinema e delle università di tutto il mondo e una variegata offerta di programmi speciali. Tra questi ultimi spicca sicuramente l'omaggio a Robert Altman nel decennale della sua scomparsa, a cura di Michele Fadda.
Tra i fiori all’occhiello di questa sesta edizione c’è anche la presenza del grande animatore americano Bill Plymton, una vera e propria istituzione nel campo dell'animazione a livello mondiale. Autore di un cinema sperimentale e innovativo, Plymton è stato candidato per due volte agli Oscar per il miglior cortometraggio animato nel 1988 e nel 2005, oltre ad aver partecipato a prestigiosi festival internazionali, tra i quali Cannes, Annecy e Sundance. Gli spettatori dello Short avranno la fortuna di assistere a un'imperdibile masterclass di due ore, durante la quale l'animatore illustrerà il suo metodo di lavoro, mostrando anche alcune delle sue opere più importanti come Guard Dog, Your Face e Footprints.
Igort, nome d’arte di Igor Tuveri, è un fumettista di fama internazionale, che ha fondato nel 2000 la casa editrice Coconino Press, con la quale ha pubblicato molte delle sue opere più importanti compresa l'ultima, Quaderni giapponesi (2015). Il fumetto è stato un successo immediato e racconta l'avventura umana e spirituale dell'autore, ritrovatosi negli anni novanta a essere il primo fumettista occidentale a lavorare per una casa editrice giapponese.