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Le fan di Johnny Depp accampate dalla sera prima al Lido di Venezia

La star di Hollywood presenta "Black Mass", fuori concorso. Una prova descritta come "magistrale". L'attesa è tutta per il red carpet del divo

I fan, ma soprattutto "le fan", l'hanno aspettato già dalla mezzanotte. Armate di sacco a pelo per conquistare la pole position. Il red carpet venerdì alla Mostra del Cinema di Venezia, a differenza dei giorni scorsi, è diventato subito un campo di battaglia sempre più arcigno mano a mano che si avvicinava l'arrivo di Johnny Depp. Quanto è accaduto al Lido di Venezia dà la misura di cosa comporti avere una star di prima grandezza in laguna: ragazzine e donne anche più in là con l'età che sgomitano per conquistare quel centimetro quadrato in grado di garantire la posizione strategica per poter vedere passare "lui".

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Chissà, anche per potergli chiedere un autografo e incrociare il suo sguardo. Scene di ordinaria follia, dunque, tra le ammiratrici del baldo Johnny, che a Venezia presenta il film fuori concorso "Black Mass", di cui è protagonista. A dirigerlo Scott Cooper. Il divo interpreta James Joseph Bulger, criminale di Boston condannato a due ergastoli per almeno 19 omicidi e ancora in carcere. Gli addetti ai lavori hanno salutato con applausi convinti la prova dell'attore, descritta come una delle sue "trasformazioni più convincenti". Bulger fu un gangster sociopatico, freddo e glaciale che strinse, nel 1975, un'alleanza con l'FBI. Le sue informazione portarono all'arresto dei concorrenti Angiulo della mafia italiana, ma al contempo Bulger e la sua gang allargarono il loro potere e i loro traffici illeciti in città.

Nel film Depp è quasi irriconoscibile: stempiato, con lenti a contatto grigio-azzurre e con una camminata appesantita. La sua performance rimarrà, i giornalisti ne sono convinti, tra le migliori della sua carriera. Il cast è in stato di grazia, da Benedict Cumberbatch - nei panni del fratello del criminale - a Kevin Bacon, da Dakota Johnson (che ritroveremo in 'A Bigger Splash' del nostro Guadagnino) a Joel Edgerson. L'arrivo di Johnny Depp in laguna, dopo una spasmodica attesa soprattutto dei fotografi, si è registrato alle 3 circa di notte. L'attenzione è tutta per il red carpet del tardo pomeriggio, poi in serata la star sarà a Venezia. I soliti bene informati dicono che possa cenare all'Harry's Bar. Alle 13.30 l'attore è sbarcato all'approdo dell'Excelsior per poi raggiungere il palazzo del Cinema per la conferenza stampa. Una folla imponente di fan l'ha salutato con urla e baci. Nella calca una ragazzina ha accusato un lieve malore.

"Ma non chiamateli fan - dice Depp in conferenza stampa - sono persone, così gentili da aspettarmi anche solo per dire ciao, darmi il benvenuto a Venezia e sostegno al film. Sono i miei capi, i nostri capi, quelli che vogliono andare in sala e mettono il loro cuore nel cinema magari per fuggire dal quotidiano. E' commovente vederli e li ringrazio". Giacca verde, ciuffo lungo che tocca nervosamente, tatuaggi, soliti anelli punk (più uno inedito a coprire l'unghia, nuovo trend?), barba appena accennata, birretta in mano ("di solito bevo analcolico", dice ma non ci crede nessuno).

Quando 'J', un vero ex della banda di Bulger, ormai pensionato, è andato sul set, chiamato a fare il consulente, "ha scosso la testa quando lo ha visto - racconta il regista Scott  Cooper - ho pensato al peggio invece mi ha detto 'sono stato al fianco di Bulger una vita, è impressionante quanto gli somigli". Depp incassa il complimento e spiega: "E' il mio lavoro: penso che bisogna sorprendere ogni volta, dare qualcosa di diverso, inatteso. Bisogna evitare che il pubblico si annoi. E' una strada pericolosa, ma per me è importante mettermi alla prova ogni volta. Spero che questo faccia comprendere come si possa sbagliare film e fare la figura del cretino".

Cosa ha fatto per essere così credibile? "Ho trovato il malvagio che era in me molto tempo fa, siamo vecchi amici ormai", scherza, poi più seriamente spiega: "Bulger è un criminale a più facce, affettuoso con la famiglia, con le persone del suo quartiere, aiutava le vecchiette a portare la spesa e ad attraversare la strada e poi però era violento perché quello era il linguaggio dei suoi affari. Nessuno si guarda la mattina allo specchio per dire 'oggi farò il cattivo'". Il regista Scott Cooper gli fa un bel complimento quando dice che "Johnny è un attore che corre dei rischi che altre star non corrono. E' un artista, un tesoro nazionale". Depp ha provato anche ad incontrare Bulger, che è in prigione e ha 86 anni, ma lui ha rifiutato, non deve aver gradito il film come il libro omonimo scritto da Dick Lehr e Gerald O'Neil. "Interpretare personaggi reali e in questo caso viventi richiede responsabilità in più anche se sono stati malvagi. Immaginarlo come era in azione, avendo a disposizione pochi filmati e qualche registrazione dell'Fbi, è stato complicato. Mi piaceva - racconta - far vedere quanto poteva essere amorevole, uomo di famiglia, uomo irlandese devoto alla mamma e al fratello e dieci minuti dopo ammazzare qualcuno. C'è qualcosa di poetico in questo personaggio non a caso quasi venerato da generazioni di migranti irlandesi di Boston. Fisicamente è stata un'impresa, lui era chiaro e con gli occhi blu 'perforanti', io scuro e con gli occhi del colore dell'asso di spade".

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