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Mostra del Cinema di Venezia, programma film oggi 9 settembre 2015

È il giorno di Brian De Palma, che riceve il premio Jaeger-LeCoultre Glory to the Filmmaker. Attesi Heart of a dog di Anderson e 11 minut di Skolimowski

La musicista, performance artist e regista Laurie Anderson debutta alla Mostra del Cinema di Venezia in concorso con il racconto in parte autobiografico HEART OF A DOG, dove esplora, fra gli altri, il tema del lutto, parlando anche della perdita del marito Lou Reed. Il suo film, a tratti commovente, è stato applaudito con convizione dalla critica: "Lo spirito di Lou è molto presente nel film, volevo fare qualcosa che fosse un omaggio ma anche rispecchiasse una parte della sua personalità perché volevo riflettere sulla sua energia", ha spiegato Laurie Anderson, compagna per vent'anni del rocker scomparso nel 2013. "Lui insomma è parte integrante di queste storie e in una scena ha anche recitato per me il ruolo del dottore in un ospedale", ha concluso l'artista. A 30 anni dal suo ultimo film l'artista americana mescola storie private, perfino filmini d'infanzia, situazioni realistiche, come quelle che riguardano la sua città, New York, dopo l'11 settembre, riflessioni filosofiche e poetiche parlando di amore e morte. Tutto molto spesso mostrato dal punto di vista della amata Lolabelle, il rat terrier, cagnolino tanto amato dalla coppia. 

Il maestro polacco Jerzy Skolimowski, che ha già vinto al Lido due volte il Premio Speciale della giuria, nel 1985 con The Lightship e nel 2010 con Essential killing, torna in gara con il thriller 11 MINUT. "E' la mia risposta all'action movie di Hollywood", ha spiegato Skolimowski, che porta sullo schermo un marito geloso, la sua novella sposa attrice, un regista hollywoodiano, delle suore affamate, uno spacciatore e altri personaggi metropolitani che a Varsavia sperimentano una concatenazione di eventi che in soli 11 minuti, dalle 17.00 alle 17.11, cambieranno per sempre le loro vite.  "Metto un po' di intelligenza in qualche cosa che avviene molto rapidamente e con un tocco di violenza", dice Skolimowski, precisando che "lo stile si sviluppa sul set, mi sono divertito a fare questo film con un grande gruppo di persone: il momento più doloroso è stato la redazione della sceneggiatura". Questo perché "quando ho cominciato a scrivere la sceneggiatura, avevo in mente solo questo finale, poi sono risalito a ritroso nella trama, cercando personaggi e situazioni che portassero in quel posto quelle persone per il finale". Girato a Varsavia, perché "ci abito, era la scelta più comoda, ma la storia è universale, potrebbe essere ambientata altrove e in qualunque periodo", con 8 milioni di euro di budget, '11 Minutes' vuol essere un avvertimento, perché tutto può succedere nei prossimi secondi: la vita è un tale tesoro che capiamo solo quando lo perdiamo. Questo è il messaggio del film, usiamo la vita nel modo migliore possibile finché siamo vivi".

Grande protagonista anche Brian De Palma, che riceve il JAEGER-LECOULTRE GLORY TO THE FILMMAKER AWARD prima della proiezione del documentario DE PALMA di Noah Baumbach e Jake Paltrow (fuori concorso). "Devo dire che i registi mi hanno detto ti siederai e ti faremo delle domande. Io indossavo sempre la stessa camicia, loro mi facevano domande e rispondevo, non sapevo sarebbero state 30 ore di registrazione!". Così De Palma ha raccontato l'esperienza della registrazione del documentario sulla sua carriera. Lo ha confermato anche il regista Noah Baumbach: “La struttura del film è limitata, abbiamo dovuto fare un montaggio e tagliare ore di conversazione, per creare una vera trama narrative. Forse in futuro saranno distribuite alcune delle cose che abbiamo tagliato”. Inevitabile la domanda al maestro: "Qual è la scena in assoluto più bella dei suoi film". Scontata anche la risposta: "Perché continuate a farmi questa domanda? quale figlio amate di più? amiamo i nostri figli, amiamo i nostri film, siamo contenti quando funzionano, i sentimenti non cambiano nel tempo. Ci sono molte cose che mi vengono in mente, come la sequenza degli Intoccabili sulla scalinata, l’immagine con la steady cam nel falò delle Vanità, scene affascinanti che hanno funzionato ce ne sono moltissime, ma queste sono solo alcune. È impossibile scegliere”.

Premiazione De Palma

Sempre fuori concorso passa anche L'ESERCITO PIU' PICCOLO DEL MONDO di Gianfranco Pannone, viaggio tra le mura del Vaticano nel quotidiano di un gruppo di reclute delle Guardie Svizzere. Per Orizzonti, in gara TEMPETE di Samuel Collardey su un marinaio 36enne che decide di cambiare vita quando scopre che la figlia teenager è incinta, e MATE-ME POR FAVOR di Anita Rocha da Silveira, thriller su una serie misteriosa di omicidi, che investe gli adolescenti di un quartiere di Rio. A Il cinema del Giardino, ALESSANDRO GASSMANN parla del suo documentario, supportato dall'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, TORN, sulla vita e sulle speranze degli artisti siriani rifugiati in Giordania e Libano.

Ecco alcuni dei principali appuntamenti della giornata:

HEART OF A DOG di Laurie Anderson (Venezia 72 - Sala Grande alle 17.15) - La regista riflette su temi quali la vita, la morte e il ricordo di chi non c'è più; lo fa partendo dalla sua esperienza segnata da recenti lutti come la perdita del marito Lou Reed.

11 MINUT (11 MINUTES) di Jerzy Skolimowski (Venezia 72 - Sala Grande alle 19.15) - Un thriller che segue 11 minuti nella vita di diversi personaggi, giovani e vecchi, abbienti e poveri.

Cerimonia di consegna del JAEGER-LECOULTRE GLORY TO THE FILMMAKER AWARD a BRIAN DE PALMA (Sala Grande alle 21.30) e a seguire DE PALMA di Noah Baumbach, Jake Paltrow (Fuori concorso) - Brian De Palma si racconta parlando dei suoi film e della sua vita.

L'ESERCITO PIU' PICCOLO DEL MONDO di Gianfranco Pannone (Fuori concorso - Sala Grande alle 15) - Documentario sulle giovani guardie svizzere del Vaticano avviate all'apprendistato.

MATE-ME POR FAVOR di Anita Rocha da Silveira (Orizzonti - Sala Darsena alle 14.45) - Un'ondata di omicidi investe Barra da Tijuca, zona Ovest di Rio de Janeiro. Ciò che all'inizio è solo una blanda curiosita' per i giovani del luogo, lentamente comincia a guastare le loro vite.

TEMPETE di Samuel Collardey (Orizzonti - Sala Darsena alle 17.30) - Dom, 36 anni, e' un pescatore a Sables d'Olonne, piccola città della Francia occidentale, abituato a uscite di almeno tre settimane di fila in mare aperto. Nonostante le assenze, i suoi figli adolescenti hanno deciso di vivere con lui dopo il divorzio. Ma quando sua figlia Mailys rimane incinta, deve cambiare vita.

Incontro con ALESSANDRO GASSMANN, CARLOTTA SAMI, ALAA ARSHEED

(Il cinema nel giardino - Giardino del casinò alle 21) e a seguire TORN - STRAPPATI di Alessandro Gassmann. Il documentario, sostenuto da Unhcr, racconta la vita e le speranze degli artisti siriani rifugiati in Giordania e Libano.

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