Venezia 73, edizione di primo piano: "La centralità della Mostra è sotto gli occhi di tutti"
Grande soddisfazione dimostrata da Alberto Barbera e Paolo Baratta per il buon esito della kermesse e la crescita dei numeri. Importante il ritorno a livello internazionale
"Leonès! Chiamiamolo leonès e lasciamo il palmarès a Cannes". La proposta semiseria arriva dal presidente della Biennale Paolo Baratta, durante la conferenza stampa di "chiusura dei lavori" della 73. Mostra del Cinema. Una battuta che cela un'importante verità, ossia la ritrovata centralità della kermesse lagunare, che a giudicare dai film proposti e dalle star che hanno calcato il "red carpet" del Palazzo del Cinema, non ha proprio nulla da invidiare al "cugino" francese.
LEONE D'ORO E TUTTI I VINCITORI DI VENEZIA 73
Una battuta che tradisce soddisfazione, e non potrebbe essere diversamente. I numeri, infatti, parlano chiaro: i biglietti venduti sono cresciuti in maniera esponenziale, del 16,75% rispetto all'edizione del 2015, per un totale di circa 15mila unità, mentre gli abbonati hanno subito un incremento del 10%, con gli accrediti cresciuti del 5. Cifre importanti, che si sommano anche al numero di biciclette utilizzate nell'arco degli 11 giorni della kermesse, che porterà la direzione ad aumentare il numero di rastrelliere per il prossimo anno. Un successo importante, sottolineato attraverso i social anche dal ministro dei Beni e della Attività culturali e del Turismo, Dario Franceschini:
Orgogliosi di questa edizione di #Venezia73.
— Dario Franceschini (@dariofrance) 10 settembre 2016
Auguri a Federica Di Giacomo per aver vinto la sezione #Orizzonti #cinema2day
Tre film di fila che hanno vinto l'Oscar sono passati da Venezia. "Evidentemente gli americani si sono resi conto che passare dalla Mostra porta fortuna - ha sottolineato il direttore di Venezia 73 Alberto Barbera - poi vanno a Toronto perché è importante per il mercato locale, ma in laguna vedono un ottimo trampolino di lancio". Inevitabili i commenti sul film vincitore del Leone d'Oro, dopo che i critici e gli addetti ai lavori hanno specificato che il riconoscimento è stato assegnato ad una pellicola di quasi quattro ore, che non ha distribuzione: "Ma è possibile che la troverà, non è un autore facile, ma oramai il suo lavoro è riconosciuto a livello internazionale".
La Mostra fucina di talenti. Non nasconde il proprio entusiasmo Baratta nello specificare che proprio Venezia ha tenuto a battesimo diversi pezzi da 90 del cinema internazionale, presenti anche durante l'edizione appena conclusa: Diaz, Tom Ford e Konchalovsky, che proprio al Lido hanno presentato, negli anni passati, le proprie opere prime, ottenendo il dovuto riconoscimento internazionale. La chiosa rimane agli italiani, rimasti fuori dai premi del concorso principale: "Lo avevamo premesso che non era un semestre felice per il cinema italiano - specifica Barbera - ma abbiamo cercato di dare delle indicazioni di tendenza piuttosto che di valori assoluti".
Grazie di cuore a tutti gli autori dei film, gli spettatori e i collaboratori che hanno contribuito al successo di #Venezia73 Sono commosso
— Alberto Barbera (@AlbertoBarbera2) 10 settembre 2016