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Cultura Castello / Giardini della Biennale

"All the World's Futures", la Biennale guarda alle fratture d'oggi

Presentato il tema della kermesse artistica che aprirà a maggio 2015. Il curatore sarà lo scultore Okwui Enwezor: "Tempi d'inquietudine"

Si inizia già a pensare alla prossima edizione della Biennale, che si intitolerà "All the World's Features". Questo il tema scelto dal curatore della kermesse Okwui Enwezor: apertura ufficiale il prossimo 9 maggio e chiusura il 22 novembre 2015. Con vernice il 6, 7 e 8 maggio tra i Giardini e l'Arsenale. Ma naturalmente poi l'intera città sarà pervasa di opere e padiglioni (in contemporanea con l'apertura dell'Expo di Milano tra l'altro). Il presidente della Biennale Paolo Baratta ha incontrato mercoledì, nella sede di Ca' Giustinian, i rappresentanti di 53 Paesi partecipanti all'esposizione, giunta alla 56esima edizione.

"Le fratture che oggi ci circondano e che abbondano in ogni angolo del panorama mondiale, rievocano le macerie evanescenti di precedenti catastrofi accumulatesi ai piedi dell'angelo della storia nell'Angelus Novus", ha spiegato Enwezor.

"Come fare per afferrare appieno l'inquietudine del nostro tempo, renderla comprensibile, esaminarla e articolarla - si è chiesto il curatore -? I cambiamenti radicali verificatisi nel corso degli ultimi due secoli hanno prodotto nuovi e affascinanti spunti per artisti, scrittori, cineasti, performer, compositori e musicisti".

"Al posto di un unico tema onnicomprensivo, 'All the World's Futures' - ha sottolineato - è permeato da uno strato di filtri sovrapposti, intesi come una costellazione di parametri che circoscrivono le molteplici idee che verranno trattate per immaginare e realizzare una diversità di pratiche". Si tenterà quindi di decriptare l'attualità attraverso il filtro della storia centenaria della Biennale.

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