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Cultura

Si è chiuso il sipario su una Biennale d'Arte da 600mila visitatori

Ieri l'ultimo giorno per visitare i padiglioni ai Giardini e all'Arsenale. Alta l'affluenza dei giovani under 26, che hanno costituito il 31% degli accessi

Si è chiusa ieri, domenica 24 novembre, la 58. Esposizione Internazionale d’Arte organizzata dalla Biennale di Venezia e curata da Ralph Rugoff. Un'edizione da record, come testimoniano i quasi 600mila visitatori (593.616) accorsi da tutto il mondo, cui si aggiungono quasi 25mila presenze nel corso della tre giorni di vernissage dedicata a giornalisti e addetti ai lavori. Ottimo il riscontro anche nelle fasce più giovani della popolazione: il 31% dei visitatori, infatti, è stato under 26.

«Valorizzato l'incontro tra visitatore e opere»

«Si è mirato alla valorizzazione dell’incontro tra visitatore e opere, - ha spiegato il presidente della Biennale di Venezia Paolo Baratta - incontrate come nel momento del loro nascere, a promuovere l’ingaggio del visitatore, a promuovere conoscenza ma anche consapevolezza, a sviluppare rispetto e attenzione per l’autonomia dell’arte, e qui per le autonome parziali, ma trasparenti scelte del curatore. Si è interpretato il ruolo della Biennale come quello di un’Istituzione impegnata a promuovere una società libera, aperta e consapevole. Abbiamo apprezzato l’impegno dei paesi partecipanti cresciuti in numero (90) - ha proseguito quindi Baratta - per lo spirito con cui hanno deciso di partecipare e hanno partecipato al grande dialogo sull’arte, che grazie alle loro scelte organizzative si sviluppa in un clima di straordinario pluralismo».

I numeri della Biennale d'Arte 2019

Alla Mostra del 2019 sono stati invitati 79 artisti, 90 sono state le partecipazioni nazionali, di cui 30 nei padiglioni storici ai Giardini, 25 all'Arsenale e 35 sparsi in centro storico a Venezia. Ci sono state 4 "prime volte", con la presenza di Ghana, Madagascar, Malesia e Pakistan. Due in tutto i progetti speciali avviati (Padiglione delle Arti Applicate in collaborazione con il Victoria and Albert Museum di Londra e il progetto speciale Forte Marghera a Mestre), 21 gli eventi collaterali. Numerose sono state anche le visite eccellenti: da Brad Pitt a Julie Andrews, da Tim Robbins a Atom Egoyan, da Lucrecia Martel a Rodrigo Prieto, senza dimenticare Shin’ya Tsukamoto, Emir Kusturica, Laurie Anderson, Chiara Ferragni e Fedez, Susanna Nicchiarelli.

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