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Martedì, 23 Aprile 2024
Cultura

Al via "Incroci di civiltà": si apre con la conversazione tra Chabon, Yehoshua e Seth

Il festival permetterà ai lettori di incontrare e dibattere con alcuni tra i più grandi scrittori contemporanei, nonché con gli emergenti. Quattro giorni dedicati alla cultura

È stata un'inedita conversazione a tre fra Michael Chabon, Vikram Seth e Abraham B. Yehoshua, sull’importanza della letteratura per il mondo di oggi ad inaugurare mercoledì pomeriggio al Teatro Goldoni la decima edizione di “Incroci di civiltà”, il festival internazionale di letteratura a Venezia, un’occasione unica per fare il punto sullo stato della civiltà e dell’arte nel nuovo millennio. Presenti alla cerimonia, tra gli altri, anche l'assessore al Turismo Paola Mar, in rappresentanza dell'Amministrazione comunale, il rettore di Ca' Foscari, Michele Bugliesi, la direttrice del Festival, Pia Masiero, il prorettore alle attività e ai rapporti culturali dell'Ateneo, Flavio Gregori.

La rassegna, promossa da Università di Ca' Foscari, Comune di Venezia e Fondazione di Venezia, con la partnership di The Bauers Venezia, Fondazione Musei Civici Venezia e Marsilio, offre un'opportunità davvero unica: i grandi scrittori contemporanei di tutto il mondo incontrano i lettori, leggono e dibattono delle loro opere nel corso di una ricca serie di eventi che impegna tutta la città per quattro giorni.

"Attraverso numerose testimonianze - ha sottolineato l'assessore Mar - il festival propone un tentativo di confronto serrato tra autori e lettori, per condividere diverse visioni del mondo intorno ai temi più pressanti della contemporaneità nella piena consapevolezza di quanto la letteratura e le arti possano contribuire a spianare il cammino verso la costruzione di una 'cultura del dialogo' tra diverse civiltà". Durante la cerimonia sono stati consegnati due riconoscimenti: il premio Buaer giovani, andato a Mariana Enriquez, e il premio Bauer Ca' Foscari, assegnato a Orhan Pamuk, che non ha potuto riceverlo in quanto rientrato, per motivi familiari, a Istanbul.

Il Festival, fino all'1 aprile, accoglierà in città venticinque scrittori (alcuni sono già loro stessi “incroci” di più nazionalità) provenienti da venti Paesi: Turchia, Romania, Repubblica Ceca, Francia, Ungheria, Italia, Giappone, Israele, Stati Uniti, Kenya, Saint Martin, Gran Bretagna, Olanda, India, Argentina, Svezia, Slovenia, Libia, Haiti, e Canada. Autori emergenti e firme prestigiose, come sempre nel segno della letteratura di qualità, si ritroveranno nel capoluogo lagunare a condividere la loro specifica visione sul mondo per un pubblico di lettori appassionati.

"Ritorno" è la parola chiave della decima edizione del Festival, sia come nuova partecipazione di alcuni autori protagonisti di 'Incroci' negli anni passati (Nooteboom, Seth, Matar), sia come tema di confronto in un tempo di drammatici spostamenti e ritorni sperati. Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso libero con prenotazione obbligatoria online sul sito www.incrocidicivilta.org.

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