Carnevale, con la lotta dei pugni a San Marco si rievocano le glorie della Serenissima
Sul palco principale della kermesse lagunare spazio ad un evento molto atteso. Protagonisti 50 allievi del maestro di arti marziali venete Leo Lazzarini, che hanno dato spettacolo
Una delle più antiche e sentite tradizioni di Venezia, la plurisecolare lotta tra la fazione dei Castellani di Castello e dei Nicolotti di Dorsouro, è stata assoluta protagonista nella giornata di venerdì del Carnevale di Venezia. Una rievocazione fedele alla storia, ma ovviamente meno cruenta, della tenzone che veniva approvata e sostenuta dallo stesso governo Serenissimo, con lo scopo di mantenere nel popolo lo spirito combattivo. I Castellani (riconoscibili dalla fascia alla vita e dal cappello rossi) e i Nicolotti (vestiti in nero) si affrontavano sui ponti, allora senza parapetto, in aspre lotte, con lo scopo di battere gli avversari con pugni, calci, pietre, nonché a colpi di bastonate e a volte di coltello e di farli cadere in acqua.
La "scuola" di Leo Lazzarini
Grazie a Danilo “Leo” Lazzarini, maestro di arti marziali venete e ad oltre 50 tra i suoi più validi allievi, dotati del bastone di battaglia, il cornoler, in piazza San Marco è andata dunque in scena una spettacolare lotta che ai tempi della Repubblica di Venezia raggiungeva il suo massimo sopra il Ponte dei pugni.
"Un recupero storico importantissimo"
"Lo spettacolo a cui abbiamo assistito oggi - ha commentato il consigliere delegato alla Tutela delle Tradizioni, Giovanni Giusto - è un recupero storico importantissimo, è come se aprissimo un libro e andassimo a leggere cosa succedeva ai tempi della Serenissima, ma in modo più convincente e facile da apprendere. Oggi abbiamo rivissuto una parentesi del 1500, la “Lotta dei pugni”, quando i Castellani e Nicolotti decidevano di scontrarsi per vedere chi aveva ragione. Non si trattava soltanto di uno scontro fisico, ma di un avvenimento non ostacolato dalla Serenissima perché consentiva alla popolazione di rimanere allenata in caso di eventuale battaglia".