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Cultura

Ultimo weekend di Carnevale: tra maschere e cultura, la grande attesa è per lo "svolo"

Si apre l'ultimo fine settimana di festeggiamenti in laguna e terraferma, in attesa della grande conclusione prevista, come da tradizione, per Martedì Grasso con lo svolo del Leon

Weekend conclusivo per il Carnevale di Venezia 2018. Domenica alle 11, come da tradizione, è in programma il Volo dell’Aquila. Dopo le emozioni vissute domenica scorsa dai 23mila spettatori presenti in piazza San Marco con Elisa Costantini, splendido angelo sceso dal “paron de casa” sulle note dell’Ave Maria di Schubert, cresce l’attesa per quanto accadrà con l'ennesimo "svolo". Quest’anno, interprete della spettacolare discesa sarà il patron della Diesel, Renzo Rosso. Un momento a cui l’imprenditore di Bassano del Grappa sta lavorando da settimane. Una scenografia unica, un messaggio che intende far riflettere su temi "caldi" in modo ironico, irriverente e imprevedibile. Questo quello che si annuncia e che verrà svelato solamente sul palco domenica prossima durante il volo. "Dopotutto, tutti si prendono un po’ troppo sul serio, mentre a noi, in Diesel, piace prenderci in giro da soli" è una delle massime dell’azienda vicentina. Il volo di svolgerà un’ora prima rispetto all’orario tradizionale come già successo domenica scorsa con il Volo dell’Angelo. I sistemi di accesso alla piazza saranno gli stessi come anche le modalità di controllo e il numero contingentato degli accessi come disposto dal Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica. 

Maccapani: "Renzo Rosso stupirà"

Iniziative culturali

Ma nell'ultimo finese settiman di Carnevale, Venezia è in fermento non solo per il volo e i vari spettacoli in musica e non in Piazza. Ci sarà spazio, infatti, anche per una lunga serie di attività culturali. Proposte per grandi e piccini, in collaborazione con le più importanti istituzioni pubbliche e private della città.

Archivio di Stato e Querini Stampalia

All'Archivio di Stato di Venezia la mostra documentaria Il gioco: ingegno, fortuna, agilità. Attraverso una selezione di documenti, dal XIV al XVIII secolo, conservati dall'Archivio, esposti in originale nelle bacheche all’interno dell’Aula di paleografia e riprodotti in digitale in un video creato per l’occasione, si traccia un percorso che rievoca alcuni momenti di gioco di quella che era la civitas ludens veneziana. Il gioco delle carte, le lotterie, i giochi negli spazi pubblici, il gioco vietato che diventa oggetto di accusa e che non può non coinvolgere personaggi mondani quali Giacomo Casanova. Orario 10-13. Alla Fondazione Querini Stampalia, si gioca con il cinema. Imbranataggine, timidezza, sfortuna, voglia di farcela, sono questi gli elementi che caratterizzano i personaggi creati da alcuni dei più grandi attori comici del cinema americano, come Buster Keaton, ne “Io e la boxe” che rivive, dalle 18.30, nella proiezione accompagnata dalle musiche dal vivo di Ulisse Trabacchin nel ciclo Play & Replay a cura di Fabbrica del Vedere e Archivio Carlo Montanaro. Alle 16.30, invece, sempre la Querini Stampalia propone Il Carnevale. Percorsi giocosi. Una narrazione in italiano e inglese per conoscere l’antica festa attraverso i dipinti della Fondazione: un viaggio affascinante tra mascheramenti, giochi di piazza e a palazzo.

Palazzo Grimani e Fab Lab

Da non perdere a Palazzo Grimani, La Venexiana. Frutto della straordinaria collaborazione di Ve.La Spa con il Teatro Stabile del Veneto e il Polo Museale del Veneto, è un testo classico del teatro cinquecentesco per la nuova regia di Giuseppe Emiliani con i costumi del maestro Stefano Nicolao. Una analisi psicologica delle donne viste come soggetto, e non oggetto, del desiderio erotico, che prenderà forme inconsuete e itineranti, insieme ai visitatori, nelle varie stanze del coevo piano nobile in cui si sviluppa la drammatizzazione.  È un ritratto realistico della forza della passione amorosa che, se sfugge alla ragione, divien febbre travolgente. L’arditezza delle situazioni e del linguaggio, la tonalità piccante della vicenda, offrono uno spaccato veristico della Venezia cinquecentesca, erotica ed edonistica. Al Fab Lab Venezia al Vega, con i meravigliosi laboratori di fabbricazione digitale, a dove è possibile imparare divertendosi durante il Carnevale, all'insegna dell'innovazione e della tecnologia che incrociano la creatività. Alle 10 il corso “Volare coi droni” che nasce dall’esigenza di far conoscere ai più giovani, regole, caratteristiche ed utilizzi delle macchine volanti che tra pochi anni popoleranno i nostri cieli. Il corso si concentrerà in un’attività ludica che alternerà lezioni teoriche a dimostrazioni pratiche, con l’obiettivo di imparare a pilotare droni di fascia piccola, anche in condizioni particolari.

Peggu, palazzi Mocenigo, Nani Bernardo e Bru Zane

Alla Peggy Guggenheim Collection, visite guidate gratuite su vari temi, a Palazzo Mocenigo, dalle 11.30, lo spettacolo “VoltalaFaccia”. Trasportato dal dialogo dell’attrice vis à vis con le sue maschere, dall’affabulazione e dal suono della fisarmonica, lo spettatore viaggia attraverso di esse, arrivando dritto al cuore dei personaggi in quel grande gioco che è il teatro. Nel foyer del Teatro Goldoni, alle 16, “Il tesoro del Doge”, uno spettacolo di burattini ambientato durante il Carnevale, con protagonista la marionetta Tappy. A Palazzo Nani Bernardo, dalle 14 alle 17, spazio la mostra “Storie di moda”, un’occasione unica per essere ospitati in un palazzo privato e vedere le riproduzioni di abiti storici realizzate da Francesco Briggi, gli stessi indossati dalle Marie, dai protagonisti del palco del carnevale e alla festa ufficiale del Carnevale di Venezia. Previste anche visite guidate, dalle 14.30 alle 16, al Palazzetto Bru Zane. Situato nel quartiere San Polo, vicino alla Basilica dei Frari, il casino Zane, costruito tra il 1695 e il 1697, è stato per un secolo il luogo di svago della famiglia Zane.

Goldoni, Ca' Macana

Venezia durante il Carnevale, si tinge dei colori di Arlecchino. Torna al Teatro Goldoni la maschera simbolo del teatro italiano in un nuovo, inedito spettacolo: Arlecchino Furioso (alle 19). Il palcoscenico del Teatro veneziano si trasforma in una rinascimentale sala da spettacolo, con il pubblico immerso tra le scenografie, le corde, le luci e le azioni dei personaggi. Lo spettacolo è recitato con varietà di lingue e dialetti, arricchito dall’uso delle maschere, dei travestimenti, dei duelli, dei canti e delle musiche. Torna alla Fenice, alle 15.30 e 17.30, dopo trent’anni di assenza “La vedova allegra” di Franz Lehar. L’operetta in tre atti su libretto di leon e Stein viene messa in scena in un nuovo allestimento realizzato dalla Fondazione Teatro La Fenice in coproduzione con il teatro dell’Opera di Roma, con la regia di Damiano Michieletto, mentre Stefano Montanari condurrà l’Orchestra e Coro del Teatro La Fenice. “Venezia, una vita in maschera” è il tema della conferenza in programma all’Atelier Cà Macana (Dorsoduro 3172), alle 17. Un racconto sulle maschere tradizionali e sulla tecnica per realizzarle. Attenzione focalizzata sulla Bautta e la Moretta, due fra le più importanti nella vita della Serenissima. Con l’ausilio della proiezione di quadri celebri e stampe antiche verranno mostrate le maschere presenti ai tempi della Repubblica. In aggiunta previsto un excursus sul Medico della Peste, una delle maschere più conosciute e richieste dal pubblico.

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