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Sedici artisti locali per far rivivere la "Canzon venessiana"

La manifestazione è in programma venerdì 4 novembre alle 21 al teatro Malibran. Non solo musica, anche momenti dedicati alla danza con un mix di suoni e di stili dal '700 ai giorni nostri

Festival dea Canzon Venessiana: dopo il test dello scorso anno, superato a pieni voti, l'evento è ora pronto a spiegare le sue ali. La manifestazione, che è in programma venerdì 4 novembre, alle 21 al teatro Malibran, è stata presentata venerdì mattina a Ca' Farsetti. Sedici gli artisti locali che si esibiranno, con un'unica eccezione: quella di Giuseppe Povia, la cui famiglia è originaria di Cherso, storico possedimento della Repubblica di Venezia, e che in onore del capoluogo lagunare ha scritto un brano suggestivo dal titolo “Serenissima”. Ospite d'onore Pino Donaggio, massima espressione della musica veneziana nel mondo, a cui sarà dedicato un omaggio musicale.

«Venezia – ha detto l'assessore comunale alle Politiche educative, Laura Besio – è città musicale per eccellenza: ovunque tu sia, il semplice scorrere della corrente, un remo che accarezza le onde, uno scorcio notturno della laguna, sono musica. Giusto quindi celebrarla con chi ad essa ha dedicato le sue canzoni e la sua arte, con un Festival che ha proprio questo valore aggiunto, di essere stato cioè concepito, realizzato e, venerdì prossimo, pure cantato da veneziani». In sala anche il presidente dell'associazione “Festival dea Canzon Venessiana”, Daniele Perolari.

«Il Festival – afferma l'assessore comunale al Turismo, Simone Venturini – non sarà un semplice spettacolo: è infatti il risultato di un lavoro di ricerca, di studio, di coinvolgimento. La canzone veneziana è una delle espressioni più vere e sentite della nostra tradizione e della nostra cultura che rischia però di essere dispersa: ben vengano questi eventi che hanno anche il compito di ravvivarla e di farla conoscere alle nuove generazioni». 

La manifestazione, che sarà presentata da Anna Bardi e Fabio Moresco, proporrà non solo musica, ma anche momenti dedicati alla danza, con un mix di suoni e di stili molto variegato che spazierà dal Settecento ai giorni nostri. Già tutti esauriti i 700 biglietti che erano stati messi a disposizione gratuitamente dall'organizzazione: per gli spettatori ci sarà comunque la possibilità di fare un'offerta libera, per finanziare l'attività dell'associazione “Famiglie e abilità”, che sta cercando di realizzare Ability Lab, una struttura educativo-lavorativa per i ragazzi con disabilità.

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