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Festival del cinema di venezia

Al Lido è il giorno di Penélope Cruz, Brendan Fraser e Elodie

La cantante romana in concorso nella categoria "Orizzonti" con il film "Ti mangio il cuore". Grande attesa per il ritorno del regista Aronofsky, Leone d'oro nel 2008 con "The Wrestler"

Alla Mostra del Cinema è il giorno del terzo film italiano in concorso, "L'immensità" di Emanuele Crialese con Penelope Cruz. Il regista, di ritorno alla regia di un lungometraggio a 11 anni da "Terraferma", l'ha definito «un film sulla memoria che aveva bisogno di una distanza maggiore e prima di tutto un film sulla famiglia». Molto atteso anche il ritorno al Lido di Darren Aronofsky, Leone d'oro nel 2008 con "The Wrestler", che stavolta presenta "The Whale" dove è mattatore Brendan Fraser, nei panni di un insegnante solitario e obeso che cerca di riallacciare i rapporti con la figli adolescente.

Mostra del Cinema, giorno 4: il red carpet (foto Tommasini)

In concorso anche la regista e sceneggiatrice Rebecca Zlotowski che si ispira al rapporto finito con il collega Jacques Audiard per "Les enfants des autres". Fuori concorso debutta il nuovo documentario del regista ucraino Sergei Loznitsa che in "The Kiev trial" ritorna al passato per raccontare il processo a Kiev del 1946 contro i gerarchi nazisti tedeschi e i loro collaboratori.

A Orizzonti esordisce in gara "Ti mangio il cuore" di Pippo Mezzapesa, il racconto, ambientato sul Gargano, di una faida di famiglia e un amore proibito, con il debutto da attrice della cantante Elodie.

I film in programma oggi al Lido

"Les enfants des autres" di Rebecca Zlotowski (Venezia 79) - con Virginie Efira, Roschdy Zem, Chiara Mastroianni (Sala Grande alle 17). Rachel è un'insegnante di 40 anni, senza figli. Quando si innamora di Ali, stringe un legame profondo anche con Leila, la figlia di quattro anni dell’uomo. Le rimbocca le coperte prima di dormire, se ne prende cura, le vuole bene come se fosse sua. Ma amare i figli degli altri è un grosso rischio.     

"L'immensità" di Emanuele Crialese (Venezia 79) - con Penélope Cruz, Luana Giuliani, Vincenzo Amato, Patrizio Francioni (Sala Grande alle 19.15). Roma, anni Settanta: un mondo sospeso tra quartieri in costruzione e varietà televisivi ancora in bianco e nero, conquiste sociali e modelli di famiglia ormai superati. Clara e Felice si sono appena trasferiti in un nuovo appartamento. Il loro matrimonio è finito: non si amano più, ma non riescono a lasciarsi. A tenerli uniti, soltanto i figli.      

"The whale" di Darren Aronofsky (Venezia 79) - con Brendan Fraser, Sadie Sink, Ty Simpkins, Hong Chau (Sala Grande alle 21.30). Un solitario insegnante inglese affetto da una grave forma di obesità cerca di riallacciare i rapporti con la figlia adolescente, con la quale ha perso i contatti, per un’ultima possibilità di redenzione.     

"The Kiev trial" di Sergei Loznitsa (Fuori concorso) - documentario (Sala Grande alle 14.30). Il processo di Kiev, anche noto come la ‘Norimberga di Kiev’, ebbe luogo nel gennaio del 1946 in Unione Sovietica e fu uno dei primi processi postbellici a condannare i nazisti tedeschi e i loro collaboratori: alla sbarra quindici criminali, colpevoli di atrocità, poi riconosciute dal processo di Norimberga come “crimini contro l’umanità”.      

"Ti mangio il cuore" di Pippo Mezzapesa (Orizzonti) - con Elodie, Francesco Patanè, Francesco Di Leva, Lidia Vitale (Sala Darsena alle 16.30). Il promontorio del Gargano è conteso da criminali che sembrano venire da un tempo remoto governato dalla legge del più forte. A riaccendere un’antica faida tra due famiglie rivali è un amore proibito: quello tra Andrea, riluttante erede dei Malatesta, e Marilena, bellissima moglie del boss dei Camporeale.

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