Il primo film visibile a occhi chiusi: la proiezione-evento al Bersaglieri di Spinea
A maggio continua il suo tour in veneto il primo film visibile interamente ad occhi chiusi, "Il colore dell'erba" di Juliane Biasi Hendel. Incentrato sull'amicizia di due giovanissime amiche non vedenti in cammino verso la propria autonomia, Il Colore dell'Erba è il primo film ideato per essere percepito anche dai non vedenti. L'opera si avvale del contributo del più importante sound designer italiano, Mirco Mencacci, già collaboratore di Antonioni, Giordana e Ozpetek, che ha costruito per il film un universo sonoro nel quale immergere vedenti e non vedenti contemporaneamente abbattendo le barriere della diversità e ribaltando il concetto stesso di visione cinematografica.
In occasione dell'uscita, la regista Juliane Biasi Hendel invita infatti gli spettatori a venire in sala con una benda per coprire gli occhi in modo da godere completamente l'esperienza sensoriale che il film offre. Già in molti hanno accettato la sfida con non poche sorprese. Il film sarà a Spinea il 6 maggio in sala Bersaglieri, dalle 21:00 assieme alla regista Juliane Biasi Hendel che svelerà i segreti della realizzazione del film.
Frutto di un lavoro di oltre quattro anni, Il colore dell'erba racconta la storia vera di Giorgia e Giona, due giovanissime ragazze non vedenti in cammino verso l'indipendenza. Non possono vedere ciò che le circonda, ma le paure, le emozioni, gli impegni che la vita impone sono eguali a quelle di tutti i loro coetanei. Una passeggiata da sole fino a un lago diventa una sfida appassionata che le porta a misurarsi con se stesse ed è metafora dell'adolescenza, età rivoluzionaria e delicata in cui si lascia per la prima volta l'uscio di casa per affrontare il mondo in modo indipendente.