"Flamenco Sephardit": musica, danza e grande spettacolo al Teatro Toniolo
L'intensa passione del Flamenco e la tradizione degli ebrei sefarditi della Spagna, tutto questo sul palcoscenico del teatro Toniolo di Mestre, giovedì 23 giugno 2016 alle 21.00. L'evento è parte del cartellone della rassegna “Fuori dal ghetto. Arte e creatività ebraica”, organizzata dal Comune di Venezia, Assessorato Attività culturali, e Talking Arts, con la collaborazione dell'Associazione Amici della Musica di Mestre, Venice Beyond the Ghetto, Beit Venezia e con il patrocinio del Comitato per i 500 anni del Ghetto di Venezia.
Flamenco Sephardit, creato e diretto dal Maestro Jeffrey Eckstein, è uno spettacolo di musica, canto e danza che affascina e cattura il pubblico e che intreccia in modo unico e suggestivo il flamenco dei gitani ed il ladino degli ebrei sefarditi della Spagna unendo il tutto ad elementi di musica classica.
Lo spettacolo contrappone distinti stili vocali: la rinomata e voluttuosa Audrey Babcock, il roco flamenco di Paco Fonta, il canto liturgico del Rabbino Marc Philippe, e di Scialom Bahbout, Capo Rabbino di Venezia, che partecipa eccezionalmente a questa performance. I cantanti saranno accompagnati dai chitarristi Paco Fonta e Michel Gonzalez, Alexa Ciciretti sul violoncello, Nathaniel Wolkstein al violino e Michael Font alle percussioni. I ballerini di flamenco Celia Fonta e Jose Junco completeranno l’esperienza.
Flamenco Sephardit esplora le due culture musicali distinte, ma simili nelle origini e le storie di intollerenza e persecuzioni dell’inquisizione spagnole da cui nascono. Il Flamenco si sviluppò dalla sofferenza e dalle grida dei mori, gitani ed ebrei all’interno della penisola iberica. Il ladino, si sviluppò invece fuori dal regno iberico, come tradizione musicale degli ebrei esiliati nel 1492. Alcuni di loro arrivarono proprio a Venezia, per poi essere rinchiusi nel ghetto nel 1516.
Flamenco Sephardit è uno spettacolo che, attraverso la musica, ci ricorda che in qualunque cultura o religione di appartenenza abbiamo tutti origini simili e siamo tutti esseri umani. “Uno dei brani più importanti del concerto parla di Abramo, padre di ebrei, cristiani e mussulmani”, racconta Eckstein, ed aggiunge: “Se abbiamo tutti lo stesso padre, dovremmo poter trovare il modo di vivere insieme in pace...”. Flamenco Sephardit viene presentato in anteprima italiana in occasione del cinquecentenario del ghetto ebraico di Venezia, dove ebbe origine il termine “ghetto”.