"La Gatta Cenerentola", lo spettacolo che ammalia i bambini al Teatro di Mirano
Tutti conoscono la storia di Cenerentola, ma pochi sanno che ne esiste una versione più antica, italiana, che ha come protagonista una bambina di nome Zezolla. Sarà Oltreilponte Teatro, domenica 21 febbraio alle 15.30, a raccontarla al giovane pubblico del Teatro di Mirano: lo spettacolo, firmato da Beppe Rizzo, si intitola “La gatta Cenerentola” ed è il terzo appuntamento della rassegna “Domeniche a Teatro 2015-2016”.
Zezolla non ha una sola matrigna, ne ha due. Non ha due sorellastre, ma sei. Inoltre non è una bambina perfetta: anche a lei, come a tutti, capita di commettere degli errori. Nonostante queste differenze, anche Zezolla, come Cenerentola, viene disprezzata dalla sua stessa famiglia: ma il trovarsi a fronteggiare queste avversità la renderà forte e le darà fiducia in se stessa. Così, poco a poco, Zezolla, il cui soprannome è “Gatta Cenerentola” per il suo andarsene randagia, sola e selvatica per le cucine, col volto sporco di cenere, da fanciulla diventerà ragazza e poi adulta. Grazie al sostegno delle fate dell’isola di Sardegna, Zezolla riuscirà nel difficile compito di affrontare il mondo fuori dall'angusto contesto familiare e a capire che, anche se la sua vita non può essere una fiaba, sarà pur sempre una bella vita da vivere. “Chissà che magari un giorno non sia proprio lei, Zezolla, a raccontare una fiaba alla propria figlia – conclude l’autore -: perché, come era accaduto a lei, ne possa un giorno far tesoro”.
Lo spettacolo fa parte del progetto “Fiaba Popolare Italiana”, che nasce “come riflessione sul significato della fiaba narrata attraverso il teatro delle figure, e come ipotesi di lavoro circa la sua funzione e il suo scopo nella società contemporanea. "La gatta Cenerentola" è tratto da una delle fiabe de “Lo cunto de li cunti” di Basile, fondamentale per essere una tra le più antiche e coerenti registrazioni del narrato popolare italiano di tradizione orale. Opera che, in epoca romantica, fu a sua volta fonte d'ispirazione di buona parte dell'invenzione fiabesca europea (Perrault, fratelli Grimm, Brentano, Andersen e altri)”. Lo spettacolo è adatto a bambini a partire dai cinque anni d’età.