George Tatge a Camponogara fotografia
Riceviamo e pubblichiamo:
"Lo straordinario fotografo italo-americano, George Tatge, è il protagonista del quinto incontro di Camponogara Fotografia - La Fotografia meditata - che si terrà il 1 marzo 2019 alle ore 20:45 presso la Sala Consiliare del Comune di Camponogara (VE). Ingresso 5 euro.
A seguire, sabato 2 e domenica 3 marzo, il suo WORKSHOP "La Fotografia meditata": un full immersion di due giorni aperto a tutti, dalle 9:00 alle 18:00 circa. Costo 100€.
Iscrizioni presso la segreteria dell'Universita' Popolare di Camponogara, lunedi e mercoledi 18:00-21:00 e sabato 9:30-12:30 - Tel: 041 5158030 - 331 8228533. marianvanzetto @ gmail.com
Giornalista per Art Forum di New York, e poi dirigente tecnico fotografico della Fratelli Alinari di Firenze per quasi vent'anni, George Tatge ha esposto in gallerie e musei di rilievo internazionale: dal Metropolitan Museum di New York, alla Maison Européenne de la Photographie di Parigi, dal Museo Peggy Guggenheim di Venezia, al Reiss-Engelhorn Museum di Mannheim e al MAXXI di Roma.
Di recente, il regista canadese David Battistella ha girato un film sulla vita e l'opera di George Tatge: "Liight & Silver, the Photographic Life of George Tatge".
Nel 2010 gli è stato assegnato il Premio Friuli Venezia Giulia per la Fotografia. Insieme a Salgado, Robert Capa, William Klein e Paul Strand, era tra i 35 fotografi stranieri scelti per la mostra sull’Italia a Palazzo della Ragione di Milano nel 2015, intitolata “Henri Cartier-Bresson e gli altri”.
La sua mostra Italia metafisica, che sta girando l’Italia, ha aperto a Firenze nel 2015, e il catalogo, edito da Contrasto, ha vinto un premio IPA della Lucie Foundation di N.Y. nel 2015 e il Premio Ernest Hemingway 2016 di Lignano Sabbiadoro. La maggioranza delle sue immagini sono fatte con un banco ottico 13x18cm Deardorff.
Maggiori informazioni su: https://www.facebook.com/events/354190348751591/
"Le immagini di Tatge trasmettono l'emozione di una scoperta sia personale che assoluta. [...] Il senso della scoperta geografica che le immagini di Tatge trasmettono testimonia la dialettica tra arte e scienza che, attraverso meccanismi chimici e fisici, è alla base della fotografia.
La scoperta è una sorpresa. Tatge lo rivelerà di tanto in tanto notando, in modi surreali, le incongruenze che un fotografo può incontrare. Oggetti di solitudine e straniamento rompono la contemplazione isolata del fotografo errante e lo aiutano a recuperare un senso innato di ironia e divertimento davanti allo spettacolo surreale che il mondo ha da offrirgli. Tatge mette queste storie sul palco con misura e con delicatezza, senza mai negare il fatto che questi sono oggetti del passato che il tempo ci ha lasciato in eredità, come legni in riva al mare. Eventi di passaggio e di transizione, come le reliquie, le rovine, i resti di opere incomplete, che le sue fotografie catturano in immagini di equilibrio meditato." [Carlo Bertelli]".