A Venezia la mostra "Henry Flynt: Concept Art Architecture"
Henry Flynt: Concept Art Architecture è la mostra ospitata negli spazi dell'Archivio Emily Harvey che evidenzia l'estensione della avventura decennale, la concept art, dell'artista nell'architettura e comprende una selezione di disegni, che illustrano, come dice Flynt, "un filo di lama nella fisica applicata o nella matematica formalista o nell'apprensione percettiva".
Data la portata del suo progetto, come artista, compositore/musicista, matematico e filosofo, Flynt non poteva che emergere come una figura chiave nella scena artistica sperimentale di New York nei primi anni '60; un decennio noto per aver inaugurato pratiche artistiche sia post-mediche che post-disciplinari. Poco prima di questo, Flynt studiava matematica e filosofia all'Università di Harvard. Un compagno di studi, Tony Conrad, lo mise in contatto con il compositore La Monte Young nel 1960. Su invito di Young, Flynt iniziò a visitare regolarmente New York. Nel 1961 incontrò George Maciunas, architetto/designer e futuro fondatore di Fluxus. Questo fu l'anno in cui Flynt definì la concept art. Un'escursione al confine dell'arte, la concept art ha registrato la nozione familiare della matematica come occasione di bellezza (arte), sfidando l'oggettività della struttura in modo estremo.
Le riflessioni di Flynt sull'architettura sono iniziate con una brochure del 1965 che ha creato in collaborazione con Maciunas, I Comunisti devono dare una leadership rivoluzionaria nella cultura. L'opuscolo, una "analisi teorica della politica culturale comunista", è stato proposto come "la migliore possibilità nella cultura per il periodo attuale". A quel punto, le preoccupazioni di Flynt erano cambiate, riflettendo la sua partecipazione alla sinistra dottrinaria. Maciunas era un entusiasta dell'Unione Sovietica (non della politica culturale stalinista). Flynt ha elaborato una posizione su tutte le forme di cultura: arti visive, architettura, musica, teatro, letteratura e cinema. Qui ha criticato lo status quo culturale, così come la politica culturale sovietica, difendendo le arti tradizionali degli oppressi, in particolare la musica jazz e blues, con le loro profonde radici nella cultura afroamericana. Maciunas ha progettato la brochure e ha contribuito con un'appendice che descrive in dettaglio il suo sistema di edifici prefabbricati, piani che enfatizzano l'efficienza e l'economia.
Dal 1987 al 2016 e dopo, Flynt è tornato all'architettura con diverse finalità speculative. Ha trovato possibile immaginare edifici che fossero opere d'arte concettuale. Ogni opera ha fatto il suo punto: un edificio pensato per offrire una percezione logicamente impossibile all'apprensione visiva; un edificio il cui cambiamento di posizione può essere registrato visivamente ma che non può essere visto muoversi; un edificio che propone una simmetria spezzata nella fisica di Archimede; un edificio dedicato a un'illusione ottica da vivere cinesteticamente; un complesso edilizio usato per precisare il suo pezzo da soffitto Which Way Is Up? (II - I = I) visto dall'alto.
Questi disegni architettonici mai mostrati prima "rompono la struttura dell'oggettività", come dice Flynt, generando spazi che esistono dove convergono logica, teoria e illusione. La mostra, curata da Emily Schecter e Julia Robinson, verrà inaugurata martedì 6 giugno 2023 e srà visitabile fino al