Dall’Isola di Pasqua a Rapa Nui: 300 anni di storia tra mito, ricerca e rinascita
Sono trascorsi 300 anni dalla “scoperta” europea ad opera del navigatore olandese Jacob Roggeveen. E l’Isola di Pasqua, dove vivono attualmente circa 3.000 mila persone e che solo da poco si chiama ufficialmente con il suo nome originario Rapa Nui, rimane uno dei luoghi più ricchi di fascino e mistero del nostro pianeta.
Assieme al professor Davide Domenici, che negli anni '90 ha partecipato alla missione archeologica nell’isola di Pasqua della Fondazione Ligabue, M9 – Museo del ’900 ne parlerà nell’incontro organizzo il 18 febbraio nell’Auditorium che ripercorrerà i principali eventi politici e culturali degli ultimi tre secoli in questa remota isola del Pacifico meridionale.
Il dialogo con Davide Domenici sarà anche una riflessione su come la ricerca archeologica ha contribuito – creando “miti” divenuti metri di giudizio per giudicare la popolazione indigena contemporanea – alla controversa e contraddittoria storia moderna dell’isola cilena. Negli ultimi anni, anche grazie a nuove percezioni di ciò che Rapa Nui è stata nel contesto del passato polinesiano, l’isola sta vivendo un momento di forte rinascita politico-culturale e di riaffermazione identitaria.
«Quando pensiamo all’Isola di Pasqua, immediatamente ci sovviene l’immagine di un passato intriso di fascino e mistero: ma quell’immagine è in gran parte il frutto della storia moderna dell’isola, cioè successiva alla “scoperta” europea del 1722, una storia spesso tragica ma anch’essa straordinariamente avvincente», spiega Davide Domenici.
Prenotazione obbligatoria al link: https://www.emma4culture.com/m9/eventi/5270/0