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Il jazz contemporaneo alle Sale Apollinee

Da gennaio sei appuntamenti firmati Veneto Jazz all’insegna della multiculturalità. Dal Brasile ad Israele, il nuovo jazz internazionale: attesi il pianista israeliano Omer Klein e il pianista spagnolo Chano Dominguez

Il jazz contemporaneo torna alle Sale Apollinee del teatro La Fenice di Venezia per la quinta edizione di Jazz&, rassegna firmata Veneto Jazz che porta sul palco le influenze musicali brasiliane, israeliane, indiane e nordeuropee. In più un evento speciale, al Laguna Libre, di musica etnica e soundscape composition.

Inaugura la rassegna, sabato 22 gennaio, Ment4l, formazione multiculturale formata da Michelangelo Scandroglio, contrabbassista toscano già vincitore del Premio Tomorrow’s Jazz; Mindaugas Stumbras, chitarrista lituano musicalmente cresciuto a Glasgow; Fergus McCreadie, pianista scozzese che incarna alla perfezione la tradizione del suo paese con quella jazzistica; Mattia Galeotti, batterista toscano di madre svedese anche lui presentissimo nella scena jazzistica italiana. Sul palco uno special guest: Francesco Bearzatti. Musica originale che guarda alle tradizioni culturali dei paesi di provenienza; idee melodiche semplici e liriche, tipicamente folkloristiche, si intrecciano a intensi momenti di improvvisazione dove esplode l’energia del gruppo. E il sassofono di Bearzatti che si amalgama alla perfezione aggiungendo enfasi agli shock dinamici della band. 

Hamilton De Holanda & Chano Dominguez sono i protagonisti del concerto di sabato 12 febbraio, dove le tradizioni spagnole e brasiliane incontrano la modernità interpretativa e il gusto per l’improvvisazione. Lo spagnolo Chano Dominguez, in oltre 40 anni di carriera, ha suonato con Paco De Lucia, Wynton Marsalis, Paquito D’Rivera, Jack DeJohnette, Herbie Hancock, Gonzalo Rubalcaba, Chucho Valdés, Joe Lovano, Stefano Bollani. Solista di enorme comunicativa, ha portato ai più alti livelli il connubio tra jazz e flamenco. Nel 2016 è stato nominato per il suo quarto Grammy, questa volta in Latin Grammy, per il suo album “Bendito”. L’unico concerto al di fuori del teatro veneziano è quello di venerdì 4 marzo, al Laguna Libre, il jazz club di riferimento di Veneto Jazz, che ospita l’artista di origini sarde, clarinettista e compositrice Zoe Pia, con il debutto del progetto discografico “Shardana”, nella consueta formula dell’aperitivo concerto (dalle 18.15) e della cena concerto (dalle 20.45). Con la tecnica della soundscape composition unita al linguaggio contemporaneo il racconto in musica delle energie nascoste di una terra ricca di tradizioni, leggende e i misteri come la Sardegna. 

Sabato 12 marzo in scena il trio svizzero Vein, con i gemelli Michael Arbenz al pianoforte e Florian Arbenz alla batteria e con Thomas Lähns al contrabbasso. I tre musicisti coltivano da anni un jazz ricercato e moderno che si pone come intermediazione tra la classica e il camerale. Dotati di tecnica sopraffina, nelle vene dei componenti del trio scorrono numerose influenze: dalla musica classica appunto, non solo studiata ma anche praticata ai massimi livelli (ricordiamo le collaborazioni con Pierre Boulez, Kent Nagano, Heinz Hollinger) al jazz più contemporaneo, passando per il funk, il pop, il rock.

Sabato 2 aprile il duo formato dai musicisti francesi Jean Louis Matinier (fisarmonica) e Kevin Seddiki (chitarre). Dopo aver girato il mondo con i grandi nomi della canzone e della musica classica, i due hanno unito le loro forze per creare una musica vibrante, combinazione delle loro diverse sensibilità. Jean-Louis Matinier – oggi tra i più quotati fisarmonicisti a livello internazionale - è stato per lunghissimi anni accompagnatore di Juliette Gréco. Ha poi lavorato in ambito world e jazz, con collaborazioni con Renaud Garcia-Fons, Anouar Brahem, François Couturier (nel Tarkovski Quartet), Louis Sclavis, Gianluigi Trovesi. Kevin Seddiki, dopo essere stato allievo di Pablo Marquez ed essersi distinto accanto a Dino Saluzzi, Al di Meola e Michel Legrand, ha iniziato in seguito una carriera da solista e ha collaborato, tra gli altri, con Lucilla Galeazzi, il quartetto Voce, la cantante greca Maria Simoglou e, affascinato dalle musiche persiane, con Bijan Chemirani. Quello che hanno intrapreso assieme è un viaggio originale, pieno di contrasti e delicatezze. "Rivages", il loro progetto discografico per ECM che propongono sui palcoscenici di tutto il mondo, è una musica da camera aperta all’incontro, una tavolozza di ritmi, timbri, colori, evocazioni sottili e molto personali. Un delizioso viaggio attraverso epoche e stili musicali i più diversi.

Sabato 30 aprile una delle figure più interessanti del pianismo jazz contemporaneo. L’israeliano Omer Klein, oltre che un dotato strumentista, è un brillante compositore in uno stile di scrittura che mescola sapientemente spunti mediorentali (Yemen e Niggun), con colori classici e contemporanei. A Venezia presenta il suo nuovo album "Personal Belongings", una lunga suite con brani per piano solo e con il suo rinomato trio formato dal bassista Haggai Cohen Milo e dal batterista Amir Bresler.

«Tanti colori e sfumature in questa nuova rassegna che fonde latitudini diverse - commenta Giuseppe Mormile, direttore artistico di Jazz& - Molte delle congiunzioni del jazz contemporaneo sono rappresentate da questi artisti che hanno scelto la via dell’esplorazione dalle radici per proiettarsi verso il futuro, anche con formazioni che uniscono personalità diverse ma sintonizzate nella ricerca di una musica profonda. Fra virtuosismi e musiche originali, un contributo all’interpretazione di questo complesso presente».

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