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Venerdì, 19 Aprile 2024
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La corsa dei 15mila per la maratona di Venezia

Prime partenze della 10k alle 8.30 da San Giuliano, mentre la corsa completa è iniziata da Stra. Per tutti l'arrivo è in Riva Sette Martiri. Vince l'ugandese Mutai in 2h8'10", record assoluto della manifestazione

Un "fiume" colorato di atleti e appassionati affolla le strade tra la Riviera del Brenta, Mestre e Venezia per la 36^ UYN Venicemarathon, in svolgimento domenica 23 ottobre. Si corre sulle tre distanze della maratona, mezza maratona e 10 chilometri. La prima a partire è stata la 10K, con lo start alle ore 8.30 dal parco San Giuliano; poi la half marathon, iniziata alle 9 all’ombra della torre di Mestre; infine la maratona vera e propria, su percorso di 42 chilometri, che ha preso il via dalla villa Pisani di Stra attorno alle 9.40. La conclusione per tutti è in Riva Sette Martiri a Venezia, dove dalle 9 del mattino alle 4 del pomeriggio si susseguono gli arrivi dei concorrenti.

Il primo a tagliare il traguardo della maratona, attorno alle 11.50, è stato l'ugandese Munyo Solomon Mutai, che ha stabilito il record della manifestazione e il primato personale chiudendo la corsa in 2 ore, 8 minuti e 10 secondi. Secondo classificato il kenyano Naibei, con 2h09'41", terzo l'etiope Abebe in 2h09'54".

I partecipanti in totale sono 15mila, di cui moltissimi stranieri in rappresentanza di oltre 80 nazioni. I paesi con il maggior numero di iscritti sono Francia, Gran Bretagna, Germania, Belgio, USA e Spagna. Nella 10K, da segnalare la presenza di un gruppo di oltre 60 atleti statunitensi che ha scelto di inserire l’evento nel proprio piano di viaggio in Italia, e una comitiva di oltre 50 atleti provenienti dalla Svizzera. Cresce anche la partecipazione delle donne, soprattutto sulle distanze più corte. Nella maratona e nella mezza maratona la presenza femminile si attesta attorno al 35%, mentre nella 10K le donne iscritte superano gli uomini.

I "top athletes"

È una sfida tutta africana quella che si consuma da Stra a Riva Sette Martiri. Tra gli uomini, l’Etiopia è il paese che schiera il più alto numero di ‘top athletes’, guidati da Kibrom Desta Habtu (02h07’05” fatto registrare lo scorso anno alla Maratona di Barcellona), Lemi Dumecha Beyi, vincitore nel 2020 della Maratona di Castellon (Esp) in 2h07’43”, Abe Gashahun Tilahun (02h09’25” – Maratona di Barcellona 2021), Werkunesh Seyoum Aboye (02h09’25” - Maratona di Roma 2017), Gizachew Hailu Negasa (02h09’26” – Maratona di Barcellona 2019), Sahlesilassie Nigussie Bekele, vincitore della Maratona di Stoccolma nel 2019 in 2h10’10” e, nello stesso anno, anche di quella di Firenze. Completano il cast maschile l’ugandese Mutai Munyo Solomon, bronzo di maratona ai Mondiale di Pechino nel 2015 e che detiene un personale di 02h08’25” registrato alla Maratona di Vienna nel 2019 dove arrivò terzo. Dal Kenya arrivano Emmanuel Sikuku, terzo a Venezia nel 2015, John Kiprono Langat (02h07’11” – Eindhoven 2019), Richard Kiprop Mengich (02h08’46” – Parigi 2017) e Emmanuel Rutto Naibei (02h08’27” – Guangzhou, 2019). Da segnalare anche Robert Kipchirchir Mwei, al debutto sulla distanza ma che vanta sulla mezza maratona un personale di 01:00:21. Tra le donne, da evidenziare le keniane Rebecca Kangogo Chesir, seconda alla Maratona di Vienna lo scorso anno in 2h24’25”, Lucy Mugambi Karimi, terza alla Maratona di Ginevra, sempre nel 2021, in 2h24’24”. Occhi puntati anche sull’etiope Amane Gobena Gemeda, che ha come miglior crono il tempo di 2h21’51” ottenuto alla maratona di Tokyo nel 2016.

Le curiosità

Un plauso speciale agli atleti più maturi della maratona, che sono Fiorenza Simion, di 79 anni, e Paolo Barbato, di 81. Tra gli stranieri, il più anziano risulta essere il giapponese Aoyama Takashi (76 anni) iscritto nella 21K. Mentre l’atleta più "esperto" in assoluto delle tre gare è Sergio Molinari, 86 anni, iscritto nella 10K.

Torna in laguna anche Sammy Basso, 27enne di Tezze sul Brenta (Vicenza), affetto da progeria (o sindrome di Hutchingson-Gilford), malattia rara che causa l’invecchiamento precoce dei tessuti. Sammy percorrerà l’intera Maratona di Venezia assieme ai 'Sammy Runners', una trentina di amici podisti, che a turno lo condurranno con una speciale carrozzella a ruota unica - la Joelette - lungo tutto il percorso.

Al via nella categoria carrozzina olimpica anche Federico Rossi, fresco reduce di una grandissima impresa: lo ‘Stelvio in carrozzina’. Il 28enne paralimpico di Schio, lo scorso 26 settembre, con la sola forza delle braccia è riuscito a raggiungere la cima Coppi, sul passo dello Stelvio. In gara nella maratona c'è poi Christian Barzazi, che spingerà il suo piccolo Riccardo (9 anni) nato con una paralisi cerebrale a causa di asfissia perinatale. Papà Christian ha creato nel 2013 La Fondazione Giovani Leoni ETS proprio, per offrire supporto ed assistenza alle famiglie dei bambini colpiti da paralisi cerebrale.

Sempre nella 42K, saranno al via quattro studenti di Ingegneria Meccatronica di Padova, Luca Scattolin, Luca Brunello, Luca Reni e Samuele Visentin che hanno adattato una vecchia carrozzina per renderla praticabile nella corsa e per spingere il compagno di studi Luca B., affetto dalla nascita dall’artrite reumatoide idiopatica giovanile, una malattia ossea che ne limita al 90% i movimenti, costringendolo su una carrozzina da quando aveva 2 anni.

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