Marco Paolini al Teatro Toniolo con lo spettacolo "Nel tempo degli dèi"
Ex guerriero ed eroe, ex aedo, l’Ulisse di Paolini e Niccolini si è ridotto a calzolaio viandante, che da dieci anni cammina verso non si sa dove con un remo in spalla, secondo la profezia che il fantasma di Tiresia, l’indovino cieco, gli fa nel suo viaggio nell’aldilà, narrato nel X canto dell'Odissea. Questo Ulisse pellegrino e invecchiato non ama svelare la propria identità e tesse parole simili al vero. Si nasconde, racconta balle, si inventa storie alle quali non solo finisce col credere, ma che diventano realtà e addirittura mito.
Marco Paolini da mercoledì 6 a domenica 10 marzo porta al Teatro Toniolo lo spettacolo "Nel tempo degli dèi", di Marco Paolini e Francesco Niccolini con la regia di Gabriele Vacis. La nuova produzione teatrale (di Jolefilm Piccolo e Teatro di Milano - Teatro d’Europa con la collaborazione di Estate Teatrale Veronese e Teatro Stabile Bolzano) è in scena a Mestre per cinque serate.
Da alcuni anni Paolini esplora il personaggio di Ulisse: i primi passi risalgono al 2003, nel sito archeologico di Carsulae, con le improvvisazioni musicali di Giorgio Gaslini e Uri Caine, e la scena di Arnaldo Pomodoro. Nel 2013, a Milano, all’interno di un ciclo di incontri parallelo alle repliche di Odyssey di Bob Wilson al Teatro Strehler, aveva proposto al pubblico una rilettura di quel lavoro. Oggi quella narrazione ha trovato il suo centro negli dèi, burattinai del destino umano. Il calzolaio del sottotitolo è l'aedo, che cuce la storia intorno al corpo e alla personalità di Ulisse come l’artigiano fa con un paio di scarpe.