Vita dei Rohingya, mostra fotografica a Ca' Foscari Zattere
Inaugura lunedì 17 ottobre (ore 17.30) la mostra fotografica “Un ambiente ostile: vita dei Rohingya”, in Tesa 1 a CFZ- Cultural Flow Zone di Ca' Foscari. La mostra, a cura di Shafiur Rahman, presenta scatti di fotografi rifugiati Rohingya.
Un campo profughi non è necessariamente un luogo di rifugio. Non vi è garanzia né di sicurezza né di diritti. Un rifugiato può essere fuggito da violenza, persecuzione e ingiustizie, ma non c'è certezza che uomini e donne non incontrino ancora questi fenomeni, né che possano vivere in pace. Ancor peggio, la loro permanenza potrebbe non essere temporanea. Venti rifugiati Rohingya condividono con noi queste impressioni attraverso i loro scatti fotografici.
I fotografi così, ci forniscono una prospettiva differente rispetto a quella trasmessa dai media bengalesi, che solitamente sono volti ad evidenziare il carattere ostile dei Rohingya, mostrandoli come un peso sociale.
La mostra è stata pensata per essere esposta in due luoghi diversi, prima a Lampedusa e poi a Venezia. Simbolicamente, l’esposizione è stata inaugurata lo scorso 20 giugno nel museo della fiducia e del dialogo del Mediterraneo a Lampedusa, in occasione della giornata mondiale del rifugiato, e ora si sposta a Venezia.
La mostra è visitabile in Tesa 1 di CFZ - Cultural Flow Zone a partire da martedì 18 a lunedì 31 ottobre 2022, dal lunedì al sabato con orari 10.00-18.00 e la domenica dalle 15.00 alle 18.00. L’ingresso è gratuito.
All’inaugurazione partecipano Caterina Carpinato, prorettrice alla terza missione, Susanna Regazzoni, coordinatrice dell’Archivio scritture scrittrici migranti, il giornalista, documentarista e curatore della mostra Shafiur Rahman, le professoresse Mara Matta, dell’università La Sapienza di Roma e Miriam De Rosa dell’università Ca' Foscari Venezia e il professore Francesco Della Puppa, Ca' Foscari.
“Un ambiente ostile: vita dei Rohingya” è organizzata dal Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali, il Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali Comparati, il Centro Studi sui Diritti Umani (CESTUDIR), l’Archivio Scritture Scrittrici Migranti e CFZ exhibitions.