A Ca' Foscari una mostra sulle relazioni umane attraverso la storia
Cos'è il passato? Perché continua a riemergere nel presente? Quali frammenti del passato (e scelti da chi?) sono significativi per il futuro di un individuo, di una comunità, di un'epoca?
La mostra "Shards of the Past. Meanings of thePresent", che si aprirà giovedì 31 agosto 2023 a Ca’ Foscari Zattere (dove rimarrà visitabile fino al 30 settembre), pone queste e altre domande mettendo al centro le relazioni umane. Interrotte, riprese, perdute (forse) per sempre, ritrovate, contestate, desiderate o immaginate, le relazioni sono spesso il perno attorno al quale si incontrano identità sociali passate e presenti.
I curatori dell’esposizione creano un dialogo tra i frammenti materiali delle relazioni del passato, provenienti dalla Sardegna di epoca romana, e le storie e gli oggetti donati al Museum of Broken Relationships di Zagabria dalle sue visitatrici e dai suoi visitatori. Sovrapponendo oggetti antichi e contemporanei, come fotografie, disegni e riproduzioni 3D, la mostra invita a chiederci cosa ci renda – nel passato come nel presente – profondamente umani.
Attraverso frammenti materiali di vite ordinarie, soprattutto di donne e uomini lasciati ai margini delle narrative storiche prevalentemente androcentriche ed elitarie, l’esposizione si propone di raccontare i legami tra persone, comunità, paesaggi, andando al di là del loro prestigio sociale e del valore economico degli oggetti esposti. Il progetto mette al centro gli ‘invisibili’, lavoratori dei campi e schiavi, donne e bambini di questi gruppi umani subalterni, indagando il modo in cui condividevano e formavano relazioni sociali attraverso interazioni con il passato, il potere e l’ambiente circostante.
«Abbiamo pensato ad una mostra che potesse mettere insieme oggetti moderni accanto a frammenti materiali di 2000 anni fa, che generalmente vengono guardati a livello empatico con molta più distanza. Spesso infatti perdiamo il contatto con l’umanità che queste persone avevano, fatta anch'essa di fatica, lavoro, relazioni con il potere, ma anche sociali e sentimentali», spiega Mauro Puddu, ricercatore presso il dipartimento di studi umanistici dell’Università Ca’ Foscari Venezia e responsabile del progetto di ricerca Identis. La mostra nasce infatti dal progetto di ricerca Identis, grazie ad un finanziamento dell’Unione Europea Marie-Sk?odowska Curie Career Restart (MSCA). E’ frutto della collaborazione tra Mauro Puddu, archeologo e ricercatore MSCA, e il Museum of Broken Relationship, istituzione vincitrice nel 2011 del Kenneth Hudson Award assegnato dall’European Museum Forum.