“Around Zero” al Padiglione delle Arti di Marcon
In contemporanea con l’esposizione “Countdown to tomorrow: 1950s-60s” al Guggenheim Museum di New York, venerdì 10 ottobre (ore 18.00) inaugura al Padiglione delle Arti di Marcon (VE) la mostra-evento “Around Zero”, una retrospettiva unica nel suo genere dedicata al Gruppo “Zero”, il movimento nato in Germania a cavallo tra gli anni ’50 e ’60 del secolo scorso che rivoluzionò il mondo delle arti visive.
In breve tempo, artisti di ogni paese abbracciarono la “filosofia” del gruppo, all’insegna di una rottura definitiva con i dogmi classici dell’Arte e in favore di una nuova creatività orientata alla libera espressione, che trovava punti di contatto e sintesi con l’elettromeccanica, la cinetica, l’elettromagnetismo, precorrendo di fatto l’optical art contemporanea.
“Around Zero” - curata dal critico d’arte Luca Beatrice e dal collezionista Willy Montini, promossa da Padiglione delle Arti e Associazione Culturale Dedalo River - fino a fine novembre proporrà ai visitatori un excursus attraverso oltre 130 opere di 60 artisti internazionali che contribuirono alla diffusione di quello “spirito Zero” che avrebbe permeato tanta parte dell’arte contemporanea. Tra queste, le quattro sculture in bronzo di Arnaldo Pomodoro, il Light project di Nanda Vigo, gli assemblage di Daniel Spoerri, le creazioni di Heinz Mack e Bruno Munari. E ancora, il Concetto spaziale di Lucio Fontana, la Struttura modulare nera di Paolo Scheggi e oggetti motorizzati sperimentali.
In vetrina, inoltre, numerosi manifesti originali delle mostre sostenute dagli artisti in esposizione, unitamente a litografie e serigrafie.
“Zero” nacque con l’urgenza di fare tabula rasa del passato, ritracciando la strada dell’arte a partire dall’assunto e dalla convinzione che essa dovesse essere rifondata ai fini di operare in un nuovo ambito di purezza, tramite elementi quali il colore e la materia, depurati dal pensiero sovrastrutturale, e la luce e lo spazio, usati con nuove concezioni. Per dirla con Otto Piene, uno dei fondatori del Gruppo, “Zero è il silenzio. Zero è il principio”.
Di tutto ciò la mostra “Around Zero” coglie l’essenza, presentando le opere di artisti provenienti da diversi paesi: i tedeschi del gruppo Zero, gli italiani del gruppo Azimuth, del gruppo T e del gruppo N, i francesi di Grav, gli Olandesi del gruppo Null, i cinetici sudamericani e i giapponesi di Illumination e Gutai. E ancora, opere di artisti che, sebbene abbiano svolto un’attività prevalentemente individuale, sono entrati in contatto con essi e con le loro idee, a volte influenzandoli, come Bruno Munari e Lucio Fontana.
Il percorso espositivo, mirato a mettere in luce la trasversalità del movimento, si svilupperà attorno a temi quali l’allontanamento dalla tradizione pittorica, che ha trovato il grado zero nell’uso del monocromo; la sperimentazione di nuovi materiali quali vetro, specchi, plexiglass, alluminio o acciaio, volti ad esaltare elementi inediti nella semantica artistica quali la luce, il movimento e lo spazio intesi come soggetto e medium dell’opera. E ancora, lo stretto legame con la tecnologia e con la scienza che miravano a definire un nuovo linguaggio; e, elemento di grande importanza, il coinvolgimento dello spettatore, chiamato a interagire attivamente con l’opera.
“Around Zero” sarà accompagnata da un catalogo con testi critici inediti e un ricco apparato iconografico delle opere in mostra.
La mostra, a ingresso libero, sarà aperta al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18.30, il sabato dalle 10 alle 18.
Sono inoltre disponibili visite guidate su prenotazione.