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"Il mondo che non c'era": l'antica arte di Aztechi e Maya in mostra a Palazzo Loredan

A Venezia l'esposizione che racconta vita, costumi e cosmogonie delle culture Meso e Sudamericane precolombiane: Olmechi, Maya, Aztechi, Inca. Opere della collezione Ligabue

Palazzo Loredan, sede dell’Istituto veneto di scienze lettere ed arti, ospita a partire dal 12 gennaio 2018 e fino al 30 giugno la mostra “Il mondo che non c’era. L’arte precolombiana nella Collezione Ligabue”, esposizione dedicata alle civiltà precolombiane che per migliaia di anni hanno prosperato nel continente americano prima dell’incontro con gli Europei. La mostra racconta con 150 opere le antiche culture della cosiddetta Mesoamerica (gran parte del Messico, Guatemala, Belize, una parte dell’Honduras e del Salvador), il territorio di Panama, le Ande (Colombia, Ecuador, Perù e Bolivia, fino a Cile e Argentina): dalla cultura Chavin a Tiahuanaco e Moche, fino agli Inca.

Le civilità precolombiane

Tra la fine del XV e gli albori del XVI secolo l’Europa viene scossa da una scoperta epocale: le “Indie”, secondo Cristoforo Colombo che approda il 12 ottobre 1492 sulle coste delle nuove terre, ovvero “Il mondo che non c’era”. Un fatto che scardina la visione culturale del tradizionale asse Roma – Grecia – Oriente; l’incontro di un nuovo continente che, secondo l’antropologo Claude Lévi-Strauss, è forse l’evento più importante nella storia dell’umanità. Alcuni anni dopo fu Amerigo Vespucci a comprendere per primo che le terre incontrate da Colombo non erano isole indiane al largo del Cipango (Giappone) e neppure le ricercate porte dell’Eden, ma un “Mundus Novus”.

Opere esposte per la prima volta al pubblico

La mostra presenta un corpus di capolavori straordinari appartenenti una delle collezioni più complete e importanti in quest’ambito in Italia - la Collezione Ligabue - esposti al pubblico per la prima volta. Una parte di questa collezione è il cuore della mostra curata da Jacques Blazy specialista delle arti pre-ispaniche della Mesoamerica e dell’America del Sud. Tra i membri del comitato scientifico anche André Delpuech, Direttore del Musée de l’Homme – Muséum d’Histoire Nationale Naturelle di Parigi e già responsabile delle Collezioni delle Americhe al Musée du quai Branly e l’archeologo peruviano Federico Kauffmann Doig, entrambi anche componenti del comitato scientifico della Fondazione Giancarlo Ligabue.
 

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