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Venerdì, 19 Aprile 2024
Mostre Jesolo / Piazza Brescia

Chiude Real Bodies, ma è polemica per 350 svenimenti: "Ora pausa"

L'esposizione se ne va da Jesolo per Lisbona. Pausa di riflessione per gli organizzatori: "Per eventi invernali aspettiamo tempi migliori"

“La mostra Real Bodies per due anni ha promosso Jesolo come meta culturale fuori stagione raggiungendo un bacino di 21 milioni di persone tra Veneto, Lombardia, Friuli-Venezia-Giulia, Emilia Romagna e Trentino-Alto Adige”. Il patron Mauro Rigoni, incaricato dalla produzione americana di seguire il tour mondiale, delinea un bilancio dell'esibizione a pochi giorni dalla data di chiusura a Jesolo fissata per il 20 settembre, prima di partire per Lisbona in Portogallo.

“I contatti nel sito web ufficiale di Real Bodies in 20 mesi - snocciola Rigoni - sono stati quasi 800mila a cui si aggiungono circa 150mila profili Facebook raggiunti con i post e circa 55.000 “mi piace”. Il risultato è andato oltre le nostre aspettative, con oltre il 50% dei visitatori arrivati da fuori Veneto, e solo il Friuli con oltre il 25% del totale.  In effetti - ammette - Real Bodies è stata al centro di molte polemiche, conosciuta per gli oltre 350 svenimenti, ma anche per una mostra di alto valore scientifico. Infatti il 40% dei visitatori è risultato appartenere a settori professionali che si dedicano allo studio del corpo umano, come medici, infermieri, studenti di medicina, con una componente anche di sportivi in genere, personal trainer, fisioterapisti ed estetiste”.

Positivi anche i dati sul fronte educativo e scolastico: "Oltre 650 gli istituti di ogni ordine e grado, per un totale di 18.500 alunni che in due anni hanno visitato l'esposizione. Sono stati oltre 30.000 i bambini sotto i 10 anni. Credo si possa tranquillamente parlare di importante indotto economico portato a Jesolo da Real Bodies in due inverni. Domenica chiudiamo definitivamente questa mostra che tanto ha dato a Jesolo, una mostra che lascerà il segno. Dopo Real Bodies - conclude - prevediamo una pausa di riflessione perché in due anni non ci siamo mai fermati e sono stati tempi molto impegnativi, soprattutto sotto l'aspetto economico. Fortunatamente è andata molto bene, adesso valuteremo cosa fare in futuro, certamente trasferiremo la mostra a Lisbona per un lungo periodo. L'inverno sarà di meritato riposo, per altre mostre invernali sarà da aspettare tempi migliori”. 
 

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