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Mostre Dorsoduro / Dorsoduro 172, 30123 Venezia

"Gero qua", Canaletto torna ad ammirare la basilica della Salute

Fino al 27 dicembre all'abbazia di San Gregorio "L'entrata nel Canal Grande dalla Basilica della Salute" nel luogo esatto dove la concepì

Una mostra davvero speciale (e decisamente esclusiva) riporta a Venezia dopo 270 anni uno straordinario capolavoro di Canaletto, esposto fino al 27 dicembre nel loggiato dell'Abbazia di San Gregorio, proprio dove il grande vedutista lo ideò tra il 1740 e il 1744. Per ammirare la tela (prestito eccezionale della Collezione Terruzzi) è indispensabile la prenotazione ed essere disposti a pagare un biglietto salato (da 35 a 400 euro), ma l'apertura si spalma sulle 24 ore della giornata, mentre la visita può essere compiuta anche in totale solitudine (o al massimo in otto persone) e in piena notte.

"Abbiamo realizzato un'idea folle, un sogno coltivato per tre anni", racconta alla vernice per la stampa Paola Buziol, che con i figli Silvia e Giampaolo e la società Fondaco ha dato vita a ''Gero qua'. Canaletto', esperienza unica nel suo genere. Proprietaria dal 2005 dell'Abbazia (sottoposta dal 2007 al 2010 a un attento restauro), la famiglia Buziol ha mirato a ricreare "un'esperienza emozionale" riportando una versione, forse la più attinente, de "L'entrata nel Canal Grande dalla Basilica della Salute" nel luogo esatto dove il maestro fece i disegni preparatori.

Un progetto nato dal cuore, da un profondo desiderio scaturito quando i giovani Silvia e Gianpaolo hanno visitato a Londra la mostra 'Canaletto e i suoi rivali' e lì hanno scoperto una veduta che senza ombra di dubbio era stata immortalata dall'artista quasi tre secoli prima nel loggiato del loro San Gregorio. Dell'opera esistono quattro versioni, di cui una custodita nelle Collezioni Reali della Regina Elisabetta II, che, spiega Gianpaolo Buziol, hanno negato il prestito, ''in quanto il dipinto era stato esposto di recente e quindi secondo le regole di tutela della Collezione, dovrà restare a riposo per alcuni anni''. Un'altra è al Louvre, dove però i donatori hanno lasciato come clausola l'inamovibilità della tela.

Quella esposta a Venezia proviene dalla raccolta della famiglia Terruzzi, che ha aderito con entusiasmo all'iniziativa. In questa esposizione veneziana niente è legato all'improvvisazione, fin dall'ingresso ci si immerge in un'atmosfera irripetibile. Nelle ore notturne, il bellissimo chiostro è inondato dalla luce delle candele e il video d'autore di Francesco Patierno (fotografia di Maurizio Calvesi) introduce tra mille suggestioni alla scoperta del capolavoro di Canaletto, allestito nel piccolo loggiato su un cavalletto in plexiglass, di fronte alla Basilica della Salute.

In una sala adiacente, un video mostra ingranditi i mille particolari dell'opera, mentre sulla via del ritorno si può consultare una ricca documentazione e 'registrare' le proprie emozioni su un apposito iPad. Nonostante il costo decisamente elevato del biglietto (35 euro per la visita diurna di otto persone, che sale a 50 in notturna, mentre in solitaria va da 280 a 400), sono già molte le prenotazioni. "Ci sono arrivate da tutto il mondo - dice Enrico Bressan, presidente di Fondaco - dal Giappone, dalla Spagna, dal Portogallo, dalla Polonia". Per la festa della Salute (la più sentita dai Veneziani), che si svolgerà il 21 novembre, la visita sarà aperta a tutta Venezia e gratuita. Ma, appena aperte le prenotazioni, si è subito registrato il tutto esaurito. (Ansa)

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