Glasstress Gotika 2015, “Life bank project” a Venezia
L’installazione multisensoriale site specific, ideata dal geniale artista belga Koen Vanmechelen con la collaborazione di Slow Food Italia, allestita nel grande salone al terzo piano di Istituto Veneto di Scienze, Lettere e Arti - Palazzo Franchetti a Venezia, affronta il tema della biodiversità nell’ambito di “Glassterss Gotika 2015”, evento collaterale della 56esima Biennale d’Arte.
La quarta edizione di Glasstress – ideata dalla Fondazione e dallo studio Berengo per sviluppare l’incontro tra arte contemporanea e vetro - vede quest’anno la partecipazione eccezionale come co-promotore del Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo, con la curatela di Dimitri Ozerkov e Adriano Berengo, e sceglie il tema del Gotico come filo conduttore, incrociando importanti prestiti d’arte antica con le creazioni in vetro di 50 artisti da oltre 20 nazioni, tra grandi nomi dell’arte internazionale e giovani proposte. Gotika è sinonimo di diversità.
Il Gotico - sintesi delle idee precedenti e di culture diverse - ha rappresentato una nuova visione del mondo, che dall’architettura con l’invenzione dell’arco acuto è giunta a toccare molteplici ambiti della civiltà, travalicando i confini e divenendo linguaggio comune in tanti Paesi.
Lo stesso avviene oggi con l’arte contemporanea e la globalizzazione ed è in questo contesto che trova spazio la riflessione sulla biodiversità con il coinvolgimento di Slow Food Italia e di Koen Vanmechelen - artista concettuale che ha sempre affrontato nei suoi lavori i temi della diversità e dell’identità bioculturali – in un autentico evento nell’evento: Life Bank Project. La biodiversità è infatti un valore, come sottolinea Cinzia Scaffidi Vice Presidente di Slow Food Italia, capace di divenire arte.
Così negli ambienti che un tempo ospitavano la Banca di Venezia, a Palazzo Franchetti, sede oggi dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere e Arti, l’artista Koen Vanmechelen ha posto, come porta d’accesso di un suggestivo giardino gotico, due grandi mani di bronzo nero, una maschile e una femminile, custodi simbolici di due delicatissime sculture in vetro di Murano rappresentanti un pulcino e un mucchio di sementi sparse e, tra gli antichi arredi lignei, una nuova Banca ha preso vita, sostituendo il denaro con il vero patrimonio della nostra civiltà: il seme!
Oltre 500 sementi costituenti la “Banca della Vita” – sementi antiche, perdute, dimenticate, raccolte e conservate da agricoltori “resistenti” e centri di ricerca specializzati – sono state selezionate per il progetto a rappresentare il patrimonio genetico della nostra cultura e della nostra millenaria storia. Una selezione, curata da Piergiorgio Defilippi fondatore della Fattoria bio-sociale Il Rosmarino di Marcon (Ve), che partendo dal Farro Monococco - cereale simbolo dell’evoluzione della civiltà, la cui storia risale al Neolitico e segna il passaggio dall’economia nomade e predatoria e quella stanziale e rurale - ha seguito lo sviluppo dell’alimentazione tipicamente mediterranea, con la scelta di varietà non ibridate artificialmente e con un genoma anteriore ai cinquant’anni, precedente cioè all’intervento, sulla scena dell’alimentazione mondiale, delle grandi multinazionali.
Per questo, nel rispetto dello spirito Slow Food “Terra Madre”, il reperimento delle sementi si è svolto esclusivamente tramite il contatto diretto con contadini, associazioni di tutela e centri di ricerca diffusi in tutto il mondo.
Life Bank, la cui organizzazione è stata seguita da ArtMovie e da Slow Food Veneto, è inno alla vita e ai suoi incroci; un percorso affascinante in cui suoni, odori e sapori si mescolano; un erbario medievale e attualissimo. La multisensorialità nel progetto è infatti completa e si esprime anche attraverso l’interazione con il pubblico di “Glassterss 2015 Gotika”, al quale vengono proposte dal 20 giugno una semina simbolica e degustazioni davvero speciali grazie al coinvolgimento dello chef stellato Pietro Leemann: chef patron del ristorante vegetariano Joia di Milano e Ambasciatore per Expo 2015 e e dello chef Tino Vettorello, portabandiera della cucina “Made in Italy” nelle più importanti manifestazioni sportive internazionali.
Il 20 giugno tra l’altro, giorno d’avvio del progetto d’interazione con il pubblico semina+degustazioni, Glasstress Gotika 2015 partecipa anche ad Art Night, con apertura straordinaria fino alle 22 e ingresso gratuito a partire dalle ore 16.00. La “semina simbolica” si rifà al pensiero del botanico e filosofo giapponese Masanobu Fukuoka (1913–2008), pioniere dell’agricoltura naturale o del “non fare” e autore dell’ormai leggendario saggio “La rivoluzione del filo di paglia”.
Dalla semina con le palline d’argilla di Fukuoka, palline che sono poi messe realmente a dimora per generare la vita all’interno della mostra, si procede verso due degustazioni create con gli stessi cereali. Koen Vanmechelen infatti - che nel vetro ha trovato un materiale particolarmente adatto alla sua ricerca espressiva e concettuale, materiale vivo generato dai quattro elementi, terra, acqua, aria e fuoco, ideale per combinare arte e scienza, e che ha collaborato per i suoi suoi progetti artistici con scienziati di diverse discipline ottenendo la laurea honoris causa presso l'Università di Hasselt nel 2010 e il Golden Nica Hybrid Art nel 2013 - ha anche un passato di chef e ha voluto fortemente che l’installazione Life Bank prevedesse la possibilità di gustare queste rare sementi perdute.
Sementi che verranno dunque trasformate in Pane, Patè particolarissimi e Lassi ai cereali tostati, grazie ai maestri fornai coordinati da Piergiorgio Defilippi e all’estro creativo di Leemann - famoso per la totale dedizione ai valori culturali e antropologici del cibo, insegnante alla prestigiosa Scuola di Cucina Tsuiji di Osaka e da tempo orientato verso una alta cucina che è stata definita “spirituale” – con l’organizzazione di cucina dello chef Tino Vettorello del Ristorante “Tre Panoce” di Conegliano e il supporto dei professori (Aldo Trivellato e Roberto Bardella) e degli allievi dell’Istituto Alberghiero “E. Cornaro” di Jesolo, che hanno completato con professionalità e passione il perfetto team dell’evento. Circa 25 studenti del IV e V anno della scuola professionale jesolana, dopo un breve corso con i protagonisti del progetto, opereranno “in cucina e in sala” per far vivere un’esperienza unica al pubblico della mostra, nel rispetto della vita e della contaminazione.
Tutti i giorni in mostra sarà possibile effettuare interattività, semina simbolica e la degustazione di pane agli antichi cereali.
I sabati e la domeniche dalle 16.00 alle 18.00 “Evento speciale” con degustazioni ispirate a Gotika “Antichi Cereali & Lassi”