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Venerdì, 19 Aprile 2024
Mostre Mestre Centro / Via Forte Marghera

"Gruppo di famiglia": Forte Marghera sfoggia una selezione di opere di Ca' Pesaro

Forte Marghera si arricchisce di uno spazio espositivo rinnovato, nel quale la Fondazione Muve, di concerto con l'Amministrazione comunale, esporrà alcune opere di Ca' Pesaro

"Gruppo di famiglia". È stata presentata giovedì alle 18, alla presenza del sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, l'installazione di sculture proveniente dalla collezione di Ca' Pesaro che per alcuni mesi stazionerà a Forte Marghera, al nuovo spazio espositivo Muve Contemporaneo. All'inaugurazioni erano presenti anche la presidente e la direttrice della Fondazione Musei civici di Venezia, rispettivamente Maria Cristina Gribaudi e Gabriella Belli.

I DETTAGLI SULLA MOSTRA

"Gruppo di famiglia", esposizione a Forte Marghera

Con questo nuovo progetto, nato da un'intuizione dell’assessorato alla Cultura del Comune di Venezia, la Fondazione Muve intende continuare a promuovere e valorizzare il proprio ricco patrimonio di arte contemporanea in terraferma. "Questa mostra si inserisce perfettamente nell’area di Forte Marghera, dove già operano altre istituzioni, come la Biennale, per proporre attività culturali che stimolino sempre più la promozione e la conoscenza dell’arte e della cultura e siano soprattutto fruibili, in un clima di condivisione e aggregazione sociale, dal pubblico giovane che normalmente frequenta la zona durante il tempo libero", è stato spiegato. La gratuità dell'ingresso e l'orario di apertura spostato nella fascia pomeriggio-sera, dalle 15 alle 22, sono due elementi distintivi che vanno in questa direzione.


“A differenza della politica di una volta - ha esordito il sindaco Brugnaro nel ringraziare tutte le persone impegnate per la realizzazione della mostra - noi abbiamo tempi molto più rapidi. Se si vogliono fare le cose perfette si rischia di perdere un sacco di tempo e non iniziare mai: meglio invece partire, sapendo di poter continuamente migliorare. Dodici milioni del Patto per Venezia - ha ricordato il primo cittadino - saranno destinati a Forte Marghera, per la realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria, alcuni interventi di bonifica e, speriamo, anche il recupero di qualcuno dei padiglioni”.

“Questa mostra – ha proseguito Belli – è un ulteriore passo in avanti per la promozione e valorizzazione in terraferma del ricco patrimonio d'arte contemporanea custodito nei musei della Fondazione Musei civici. L'area di Forte Marghera, dove già operano altre istituzioni per proporre attività culturali, è il contesto ideale per favorire la fruizione delle opere da parte del pubblico giovane che normalmente frequenta la zona durante il tempo libero”.

L'installazione racconta l'evoluzione del linguaggio scultoreo attraverso il Novecento nell’opera di artisti del calibro, tra gli altri, di Domenico Trentacoste, Constantin Meunier, Joseph Bernard, Napoleone Martinuzzi, Michael Noble, Giacomo Manzù, Emilio Greco, Libero Andreotti, Agenore Fabbri, Arnaldo Pomodoro, Alberto Viani, Lorenzo Guerrini, Aldo Calò, Arman. Le opere, tutte di grandi e medie dimensioni, vengono presentate attraverso un percorso espositivo che, partendo dal Verismo di inizio secolo, arriva ai lavori astratti del secondo dopoguerra.

Il recupero del padiglione che ospita l’installazione - ha sottolineato il sindaco - è stato finanziato dalla stessa Fondazione Forte Marghera, utilizzando parte del milione e 600 mila euro guadagnati quest’anno. 

“L’idea - ha sottolineato Brugnaro - è di offrire alla città un’offerta variegata, dove trovino spazio non solo le grandi mostre della Fondazione Musei civici, ma anche le iniziative dei giovani artisti. La scelta di esporre qui, come ha deciso di fare la Biennale in questi ultimi due anni, è importante perché da il senso di una Venezia unica e unita, fatta di varie parti, le città di Venezia, che dobbiamo ricollegare tra loro”. 

“Queste opere - ha concluso Brugnaro rivolgendosi ai presenti - sono vostre, sono dei cittadini e tutti devono poterne apprezzare la bellezza”.

La mostra è realizzata a cura di Gabriella Belli, con il progetto di allestimento di Daniela Ferretti e la collaborazione della Fondazione Forte Marghera.

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