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Mostre Santa Croce / Calle Bergamaschi S. Croce

A Venezia il primo museo del Profumo, arte di cui la Serenissima era capitale

Aprirà i battenti a giugno 2013 una esposizione dedicata alle fragranze storiche e a tutta la storia di una disciplina di cui la Repubblica ai tempi dei Dogi era punto di riferimento

Venezia fu negli anni della Serenissima capitale in quanto a spezie e profumi. I traffici con l'Oriente garantivano alla città rifornimenti continui di merce, a quei tempi preziosissima. Non è un caso quindi che il primo museo d'Italia dedicato all'olfatto sorga nel capoluogo lagunare, a palazzo Mocenigo, sede del Centro Studi di Storia del Tessuto e del Costume. Non solo opere, ricettari, storie e leggende, ma tra boccette e fragranze anche delle "stazioni olfattive" dove chiudere gli occhi e lasciarsi trasportare indietro nel tempo o in luoghi lontani. Sempre comunque con approccio scientifico. Questa esposizione aprirà nel giugno 2013 grazie all'accordo tra la fondazione Musei Civici e la famiglia veneziana Vidal, proprietaria della Mavive spa, che "contiene" nel suo gruppo i brand Pino Silvestre, Police, Zippo per esempio).

Naturalmente verrà raccolta anche tutta la storia di un'arte che ha avuto grande successo a Venezia. Ci saranno migliaia di oggetti da ammirare, tra cui la collezione di flaconi Storp, risalenti anche al Duemila avanti Cristo. Ci sarà anche il manuale di cosmetica "I Notandissimi secreti de l'Arte Profumatoria", il primo ricettario che cataloga in modo analitico e "scientifico", risalente alla metà del 1500, tutte le flagranze usate nella città lagunare al tempo dei Dogi. Come riporta Panorama, si tratta di "un testo fondamentale per i muschieri, i saonieri e i "venditori de polvere de Cipro" che lavoravano a Venezia utilizzando cannella di Ceylon, cedri, rose, zibello o peri moscatelli".

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