Villa Fini-Piva ricostruita per il presepe artistico di Arino di Dolo
Villa Fini-Piva ricostruita alla perfezione, in miniatura. Una chicca possibile in occasione della 22. edizione del “Presepio artistico semovente” realizzato dal “Gruppo Amici del Presepe” di Arino, che ha visto la collaborazione con l’associazione NOI, l’A.C. Terra dei Dogi, la scuola dell’infanzia parificata Santa Maria Goretti e che, sotto il patrocinio del Comune di Dolo, viene inaugurato venerdì 25 dicembre in occasione del Santo Natale.
Un falegname, un fabbro, un boscaiolo, un ciabattino, un arrotino, un oste e una massaia a rappresentare i mestieri nella nuova edizione del ‘Presepe artistico semovente’ ambientato all’interno di una ricostruita Villa Fini-Piva, con annesse le barchesse, andata completamente distrutta dal tornado dell’8 luglio. Un monito a non dimenticare e un auspicio che possa rinascere sotto la Buona Stella. “Arino col suo Gruppo Amici del Presepe rende testimonianza con questa realizzazione al ‘saper fare’ degli artigiani che valorizzano e mettono in luce il nostro territorio attraverso le loro mani operose – sottolinea l’assessora Carlotta Vazzoler - Tutto ciò contribuisce a sottolineare il ruolo importante che hanno le Ville Venete della nostra Riviera a testimonianza di un’epoca e di uno stile di vita unico nel suo genere”.
Duemila e cinquecento ore di lavoro, trentacinque metri quadrati di opera, dieci persone al lavoro tra falegnami, fabbri, elettricisti, idraulici, volontari che con passione e dedica hanno raccolto tutto il materiale fotografico che hanno potuto per ricostruire il più fedelmente possibile la Villa andata distrutta. Il corpo centrale della Villa, la cancellata, le statue, le barchesse che ospitano sotto il porticato i mestieri, la capanna per accogliere la Santa Famiglia e la chiesetta: in quest’ambiente ricostruito a regola d’arte si alternano le stagioni, il giorno e la notte, il sole, la luna e le stelle, si sente tuonare, arriva un temporale e una pioggerella debole prima, più fitta poi crea una cortina d’acqua tra la capanna dove Maria assieme a Giuseppe culla Gesù Bambino e il manto d’erba, vera, che circonda la Villa. Don Sergio D’Adam ha colto l’occasione per ribadire come sia necessario riflettere sul Natale, oramai svuotato di ogni significato cristiano e per sottolineare come il gruppo di volontari che da molti anni realizza con passione il Presepe artistico semovente ci dia l’occasione “per ridare voce al Mistero dell’Amore di Dio rivelato in Gesù e di collocare questo dono all’interno del nostro territorio, quello veneziano”.
Il Presepe sarà aperto presso il Centro Parrocchiale Comunitario ad Arino da venerdì 25 dicembre a mercoledì 6 gennaio tutti i giorni dalle 14.30 alle 19.00 nei giorni feriali e nei giorni festivi anche dalle 9.00 alle 12.00. Da giovedì 7 gennaio a domenica 31 gennaio sarà aperto nei giorni prefestivi dalle 14.30 alle 19.00 e nei giorni festivi anche dalle 9.00 alle 12.00. Possibilità di visita anche in altri giorni, su richiesta, per comitive e scolaresche.