Valentina Gonzo, la nuova mostra alla Giudecca
Dall'11 al 13 settembre la nuova mostra di Valentina Gonzo. Valentina inizia il suo progetto artistico da autodidatta, il disegno una necessità che si è affacciata nella sua vita tre anni fa. É partita dalla Testa. L’ovale di un volto femminile, come punto fisso e centro attorno al quale ruota la fantasia. Protagonisti diventano anche i capelli, lunghi fili e linee malleabili come argilla che possono trasformarsi in qualunque forma; per esprimere le passioni e i mondi che la meravigliano ma anche le ossessioni e i tormenti della mente e dello spirito. Valentina lavora con foglio, matita e penna, a volte con acrilico. Le opere sono essenziali ma dal forte significato simbolico. Per la seconda volta al Festival delle Arti, quest’anno porta delle novità. In alcuni casi le teste degli inizi si evolvono sempre di più fino quasi a dissolversi negli elementi esterni che le inglobano, in altri casi diventano narrazioni più complesse. Ha inoltre deciso di provare la terza dimensione, cimentandosi per la prima volta con la cartapesta, provando a dare corpo ai volti; proprio nella terra veneziana dove gli artigiani delle maschere padroneggiano questa tecnica al meglio.
Bio e info
Valentina Gonzo, 27 anni, è nata e cresciuta sotto le Piccole Dolomiti vicentine. Si è trasferita a Venezia, sull’isola della Giudecca per laurearsi in Conservazione dei beni culturali a Ca’ Foscari. Si è poi spostata alla Sorbonne di Parigi dove ha coltivato il suo interesse per i film d’animazione che piano piano l’ha avvicinata al disegno e alle arti figurative. Ha quindi deciso di trasferirsi a Roma dove sta per laurearsi in storia dell’arte medievale all’università La Sapienza. E poi…chissà dove porterà il vento. Il Festival è stato ideato e promosso a partire dal 2010 dal circolo Arci Giovani “Luigi Nono”, coinvolgendo le varie realtà associative e culturali che agiscono nelle isole della Giudecca e Sacca Fisola. Uno scenario eccezionale per un incontro tra cultura, arte e paesaggio. Un territorio che ha subito negli anni radicali mutamenti e in cui le differenze di provenienza sociale e culturale sono diventate un terreno fertile di idee e ispirazioni. Così è nato il Festival delle Arti, aperto a tutti e completamente immerso nella vita delle due isole. Rendono possibile il Festival, con la loro partecipazione e collaborazione: tutti gli artisti, i volontari, le associazioni e le scuole pubbliche; fondamentali alla sua realizzazione sono inoltre gli spazi privati e pubblici e gli esercenti dell’isola che si rendono disponibili per ospitare eventi ed esposizioni. Il Festival è realizzato con la collaborazione della Municipalità di Venezia Murano Burano. Quest’anno più che mai il festival ha mostrato la sua tenacia. Nonostante l’inondazione che ha messo in ginocchio numerosi abitanti e commercianti dell’isola e poi il Covid-19, i Giudecchini hanno comunque deciso di impegnarsi e non rinunciare a un evento amato, condiviso e partecipato, in questi 10 anni, non solo dai cittadini ma anche da numerosi artisti e visitatori internazionali. É un momento di unione, in cui possiamo ritrovare quella serenità che per tanti mesi ci ha abbandonato. Un evento capillare fatto di spazi aperti e diffusi per garantire oltre al divertimento anche la salute di tutti.