L'esposizione "I Muri del Silenzio" in mostra negli spazi di D3082 Art Gallery
I Muri del Silenzio di Mjriam Bon e Giusy Versace tornano a Venezia e prendono nuova forma con un’esposizione visibile fino a domenica 26 marzo 2023 negli spazi di D3082 Domus Civica Art Galley. L’appuntamento, realizzato con il patrocinio del Comune di Venezia, è parte integrante del palinsesto comunale Marzo Donna 2023.
Il progetto espositivo prende vita come secondo capitolo di un’azione artistica concepita per la città di Venezia e inaugurata lo scorso 25 novembre 2022 con un inedito flash mob. Per l’occasione, dieci gondole solcavano le acque del Canal Grande trasportando una selezione di scatti fotografici dalla serie I Muri del Silenzio realizzata dalla fotografa Mjriam Bon, in un atto di sensibilizzazione e denuncia che torna oggi ad abitare il centro di Venezia in una nuova veste.
In mostra, negli spazi espositivi non convenzionali della Domus Civica, una nuova selezione di 18 scatti fotografici tratti dalla serie I Muri del Silenzio, presentate in una cornice espositiva che restituisce la portata e gli obiettivi che il progetto si prefissa sin dalle sue origini. Le immagini in bianco e nero catturate dalla macchina fotografica di Mjriam Bon raffigurano una selezione di scatti dove i soggetti sono colti nell’atto di coprirsi gli occhi, le orecchie e la bocca, in una diretta restituzione dei tre stadi dell’omertà: non vedo, non sento, non parlo.
Protagonisti dei ritratti sono celebrità del mondo dello spettacolo, della musica, dello sport, della politica, ma anche persone comuni, dietro i cui volti si celano racconti di violenza e sopruso quotidiano. Da Lorella Cuccarini a Alberto Matano, da Martina Potesilova a Sergio Friscia, i ritratti di Mjriam Bon sfidano la cortina di silenzio che accompagna le innumerevoli storie di abuso che spesso si dipanano oltre le mura domestiche, invitando il visitatore a riflettere su come la tendenza collettiva all’omertà si ripercuota direttamente sulle donne che ne sono tristemente protagoniste.
A prima vista, il risultato è la restituzione di un comportamento collettivo, l’impressione di una folla che tacitamente e consapevolmente sceglie di non lasciarsi coinvolgere. Una visione distanziata permette invece di cogliere il codice trittico che muove il progetto, individuando la ricorrenza dei soggetti e le diverse interpretazioni che ciascuno attribuisce alla propria cecità e al proprio silenzio. Trovando una propria collocazione lungo le vetrine affacciate sulla strada, i ritratti di Mjriam Bon si offrono liberamente allo sguardo dei passanti, interpretando appieno la funzione di padiglione urbano in dialogo con la città che muove la programmazione di D3082.