Mutazioni
Riceviamo e pubblichiamo:
"Nella Scoletta di San Zaccaria si inaugura con l’anno nuovo un’esposizione collettiva dal titolo “Mutazioni”. Dopo aver salutato il 2018 con la mostra “Gli orizzonti della luce. Da Remigio Butera ai contemporanei” la galleria, sempre in collaborazione con UCAI,vuole darsi il nuovo nome di Spazio SV senza però dimenticarsi degli artisti affezionati e attivamente partecipi nei confronti del Centro d’Arte San Vidal.
Sono proprio gli artisti soci quindi, i protagonisti della collettiva di gennaio che danno il via al nuovo ciclo di esposizioni.
Il 2019 vedrà anche un cambio per quanto riguarda i giorni di apertura che includeranno la domenica, per favorire una maggiore possibilità di visita a veneziani e non.
Il concept di “Mutazioni” è da considerarsi per i molteplici significati e interpretazioni che scaturiscono proprio a partire dal titolo. Mutare vuol dire evolvere, alterare un equilibrio precedente per favorire lo sviluppo di nuove possibilità, in favore di un miglioramento e uno stato delle cose più vantaggioso.
In natura le mutazioni vengono usate per favorire lo sviluppo di organismi ben integrati nel loro ambiente e ogni nuova mutazione destabilizza l’equilibrio, innescando un processo di selezione che sistematicamente scarta ciò che è vecchio o non più attuale e via via si conforma un organismo più funzionale e autentico per lo stato attuale.
Il mutare è una delle caratteristiche fondanti dell’arte e dell’artista. Con il susseguirsi di periodi storici estremamente diversi cambiano le correnti di pensiero, il modo di vivere, di comunicare e di esprimersi. Colui che è ancorato al proprio io, senza ampliare lo sguardo a ciò che avviene nel nostro presente resta insipido e incapace all’ascolto dei vari sentire e stimoli con cui inevitabilmente si arriverebbe ad entrare in contatto nella realtà.
L’artista è colui che è più sensibile ai cambiamenti e vulnerabile nell’espressività. Chi sperimenta sempre nuovi linguaggi artistici fa lo sforzo di avere sia uno sguardo retrospettivo che coglie le linee di forza del passato, sia ha la capacità di ripuntare l’obbiettivo in maniera più consapevole su ciò che condiziona presente e futuro.
Il nostro tempo, il contemporaneo, è una continua mutazione. Come scrive Angela Vettese:? «nel nostro rapporto con il contemporaneo entra in gioco la soggettività da un lato, rendendo lo sguardo più acuto da un lato e dall’altro annebbiandolo. Per interpretare i segni del momento è utile studiare dove arte e scienze stanno andando. Chi non affronta il contemporaneo,temendo le dissonanze con il suo gusto e i suoi principi e rifugiandosi nel conforto del passato, è destinato a pagare la sua paura non capendo il futuro.»
Mutazioni vuole essere una carrellata di sguardi, diversissimi fra loro, che declinati con linguaggi artistici molteplici raccontano l’evolversi della soggettiva espressività, per aiutare e aiutarci a cogliere anche gli aspetti più appannati del nostro tempo.
Artisti: Manlio Alzetta (1920 – 2000), Adriana Baccin, Marzio Banfi, Silvia Banfi Manassero, Graziella Baseggio, Agnese Domenica Bianco, Paolo Biasini, Sergio Boldrin, Anna Borgarelli, Geo Bruschi, Antonella Carraro, Ornella Castagna, Roberta Coral, Corrado de Ceglia (1941 – 2014), Blanca De Nicolas, Giuseppe Denti, Davide Favaro, Massimo Ferri, Maria Luisa Franchin, Alfredo Umberto Ghezzi, Luciana Giuriato, Stefano Jacobi, Marco Manzo, Mauro Martin, Gabriella Martino, Donatella Modolo, Alda Nicolli, Maria Laura Riccobono, Giancarlo Scarsi, Anna Sticco, Francesco Valma, Antonio Vianello, Fanny Zava".