rotate-mobile
Eventi

Pop art in mostra al Candiani: "Rivoluzionaria e di rottura. La stessa che serve a Mestre"

"Attorno alla Pop art nella collezione Sonnabend" è stata presentata venerdì, alla presenza del sindaco lagunare, della presidente e della direttrice della Fondazione Musei Civici

Artisti straordinari veri capisaldi della storia dell’arte del '900 del calibro di Andy Wahrol e Roy Lichtenstein, faranno capolino tra le sale del Centro Culturale Candiani in un percorso affascinante. “Attorno alla Pop Art nella collezione Sonnabend” è un percorso espositivo dedicato ad uno dei più fortunati movimenti artistici del Novecento, la Pop Art, la cui diffusione a critica e pubblico è indissolubilmente legata al lavoro di Ileana Sonnabend, collezionista, gallerista e talent scout tra le più influenti e determinanti del XX secolo. Alla conferenza di presentazione di venerdì mattina sono intervenuti la presidente della Fondazione Mariacristina Gribaudi, la direttrice dei Musei Civici Gabriella Belli, e il primo cittadino di Venezia, Luigi Brugnaro.

Una collezionista che dialoga tra America ed Europa nel secondo dopoguerra. Questa è stata Ileana Sonnabend, collezionista ed amante dell’arte in grado di scovare artisti e veri e propri capolavori. “Le opere esposte nel percorso del Candiani -  è intervenuta Gabriella Belli dopo l'introduzione della presidente della Fondazione, Mariacristina Gribaudi - sono state realizzate tutte a cavallo tra gli anni ’50 e l’inizio degli anni ’60, anni in cui questi grandissimi artisti, Warhol e Lichtenstein su tutti, non erano ancora considerati di successo. Ma che Ilena Sonnabend è stata in grado di scovare e far conoscere al grande pubblico. Si tratta di un percorso completo a cui teniamo molto, con opere gelosamente custodite a Ca' Pesaro".

Anche il primo cittadino è intervenuto, sottolineando lo spirito innovativo della pop art e della mostra. Rapportandola al presente della città e alla necessità di andare oltre. “Un’arte di rottura col passato e rivoluzionaria - ha specificato Brugnaro - C’è un chiaro riferimento all’invenzione del computer e a tutto ciò che oggi diamo per scontato. Rivoluzione e rottura, la stessa che dobbiamo mettere in campo per il futuro di Mestre". Per il quale sono già previsti 12 milioni di euro di investimenti da indirizzare per la riqualificazione di Forte Marghera: tanto per l'urbanizzazione quanto per la crescita culturale ed artistica della città. “Abbiamo voluto puntare e continuare su una programmazione che era già vincente, - ha continuato Brugnaro - visti anche i successi di pubblico, perché crediamo che Mestre meriti questo e molto altro. Annuncio già che oltre al cartellone tradizionale da quest’anno faremo anche dei ‘fuori programma’ in altri luoghi della città, puntando sulla musica, su spettacoli per i bambini, per valorizzare alcune aree e arrivare il più possibile vicino alle persone. Abbiamo recuperato tutto il buono che già c’era e stiamo lavorando per portare quella sana aggiunta di modernità e novità che Mestre e Marghera hanno bisogno di avere”.

LA MOSTRA - Andy Warhol, Roy Lichtenstein, Jasper Johns, Jim Dine, Tom Wesselmann, Claes Oldenburg, Robert Rauschenberg e molti altri autori saranno in mostra con opere-icone come la serie delle Campbell’s Soup Can o le Nine Jackies di Warhol - che firma anche il ritratto di Ileana Sonnabend in apertura dell’esposizione - la bellissima Little Aloha e il famosp Hot Dog di Lichtenstein o, ancora, i celeberrimi Combine Paintings di Rauschenberg e il mitico Figure 8 di Johns. I grandi maestri della corrente pop sono presentati a Mestre insieme ad artisti loro contemporanei europei, tra cui Pistoletto, Arman, Christo e Mario Schifano e ad autori di una generazione successiva, come Jeff Koons e Haim Steinbach, che riprendono la Pop Art con un approccio concettuale.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Pop art in mostra al Candiani: "Rivoluzionaria e di rottura. La stessa che serve a Mestre"

VeneziaToday è in caricamento