Quella “luce filante” che irradia la Collezione Peggy Guggenheim
La Collezione Peggy Guggenheim dedica oggi un meritatissimo tributo all’artista americano Mark Tobey, protagonista della mostra Mark Tobey. Luce filante, la più esaustiva retrospettiva degli ultimi vent’anni in Europa dedicata a questo pittore “vagabondo”, che visse tra Seattle, New York, Hong Kong, Kyoto e l’Europa.
Proprio grazie a questo suo errare, spiega la curatrice Debra Bricker Balken “Tobey è riuscito ad espandere il linguaggio del Modernismo americano al di là della sua contemporaneità” lasciando un segno indelebile nella storia dell’astrazione e del Modernismo americano del XX secolo. Con 70 dipinti, che spaziano dagli anni ’20 fino agli anni ’70, l’esposizione, che dalla sua apertura il 6 maggio conta oltre 70.000 visitatori, indaga la portata della produzione artistica di Tobey, rivelando lo straordinario fascino del suo lavoro.
Il percorso espositivo si configura come un attento riesame della produzione del pittore, tra i maggiori artisti americani a emergere negli anni ’40 in quel decennio clou che vide la nascita dell’Espressionismo astratto, riconosciuto come figura d’avanguardia, precursore con la sua “scrittura bianca” di quelle innovazioni stilistiche introdotte di lì a poco dagli artisti della Scuola Americana.
Tobey ha lasciato un segno forte nella storia dell’arte del ‘900 per le sue rappresentazioni calligrafiche, uniche nel loro genere, risultato di una lirica integrazione tra due culture figurative, l’occidentale e l’orientale, che spaziano dalla tradizionale pittura cinese su pergamena al cubismo europeo. Tale forma di astrazione deriva dalle diverse esperienze fatte dall'artista e dalla sua conversione alla fede Bahá'í, religione abramitica monoteistica nata in Iran nel XIX secolo.
Come spiega la Balken "all'interno di questo mix di fonti, Tobey ha saputo fondere elementi legati a linguaggi formali in composizioni che sono sorprendentemente radicali e al tempo stesso meravigliose. Fortissima è inoltre l’enfasi spirituale con cui ha permeato tutte le sue opere".
Questa stessa enfasi, a cavallo tra spiritualità e quiete meditativa, si respira oggi nelle sale della Collezione Peggy Guggenheim.
La mostra, aperta fino al 10 settembre, è organizzata dalla Addison Gallery of American Art, Phillips Academy, Andover, Massachusetts ed è resa possibile grazie a Lavazza. Tutti i giorni alle 15.30 il museo offre visite guidate gratuite comprese nel biglietto d’ingresso.