"Scoprire Tiziano" alla Pinacoteca Manfrediniana del seminario di Venezia
A cura di Andrea Donati in collaborazione con la Pinacoteca Manfrediniana
L'esposizione, a cura di Andrea Donati, intende far scoprire al pubblico un dipinto di Tiziano inedito, raffigurante la "Deposizione di Gesù al sepolcro". Tiziano ha dipinto più volte questo soggetto nel corso della sua carriera. Ci sono almeno due dipinti totalmente autografi, riconosciuti come tali dalla letteratura critica, conservati ai musei del Louvre e del Prado, ma anche due varianti ritenute generalmente di Tiziano e bottega allo stesso Prado e all'Ambrosiana di Milano.
Nel quadro più celebre del Prado compare l'autoritratto di Tiziano. Quel dipinto fu spedito da Filippo II il 13 luglio 1558, in sostituzione di una versione precedente che Tiziano aveva inviato al Re di Spagna, ma che si era perduta durante la spedizione.
Il ritrovamento di una versione inedita della Deposizione, simile alla prima tela del Prado, riapre la questione sulla fortuna del dipinto, opera capitale di Tiziano. Il quadro è di straordinaria qualità e proviene dalla prestigiosa collezione italo spagnola dei de la Riva-Agüero y Basso della Rovere.
Il restauro è stato eseguito da Marika Barbiero nel laboratorio di Luciano Garbin a Gambugliano (Vicenza) ed è accompagnato da un saggio storico-critico di Andrea Donati e da una ricerca archivistica nell'archivio della Compagnia delle Indie a Siviglia di Rafael Japon. I testi fanno parte di una pubblicazione di Andrea Donati intitolata "Tiziano. Indagini sulla pittura", edita da EtGraphiae (Roma, 2016).
L'esposizione della Deposizione nelle sale della Manfrediniana consente un confronto diretto con gli altri dipinti di Tiziano conservati nel complesso del Seminario Patriarcale - Basilica di Santa Maria della Salute.