9. Festival Internazionale di Danza Contemporanea a Venezia
Arriva per la prima volta in Italia al 9. Festival Internazionale di Danza Contemporanea, sabato 21 giugno (Teatro alle Tese, 21.30), Laurent Chétouane, regista e coreografo francese che in Germania ha trovato il successo e ha fatto discutere per l’originalità dei suoi lavori. A Venezia Chétouane presenta Sacré sacre du printemps, una nuova interpretazione di un classico della musica e della danza. Chétouane mette in discussione l’idea stessa che sta alla base della Sagra della primavera, dove il diverso viene collocato al centro della società per esserne assimilato. Nella sua versione, invece, la Sagra della primavera diviene un rito contemporaneo dell’altro, che rimane altro e accettato nella sua differenza. “La scenografia di Patrick Koch, fatta di pareti mobili grigie sulle quali scintillano di tanto in tanto scene di paesaggi costieri – scrive Dorion Weickmann sulla Süddeutsche Zeitung - ricorda un oceano attraverso il quale si fanno strada i sette danzatori. Invece di un viaggio che si rifà a quello originale nella Russia pagana attraverso il rituale arcaico di Stravinskij, questo programma offre una sorta di spedizione sott’acqua verso la fonte della vita, le profondità infinite del mare”.
Lo spettacolo è anticipato dalla performance Post grammatica di Helen Cerina (Teatro alle Tese, ore 20.00), parte del ciclo Vita Nova, dedicato a coreografie, tutte sul tema dei giochi popolari, per i giovani interpreti di Biennale College – Danza, tra i 10 e i 14 anni. “Rifletto sul paradosso del gioco, una simulazione più concreta ed intensa della realtà - scrive la coreografa. Penso ad una grammatica che condiziona tempo, spazio e relazioni. Credo che il gioco sia veramente gioco solo nel superamento della sua stessa grammatica, lì dove si liberano l'energia e l'emozione antica della sopravvivenza. Vedo l'aderenza totale dei bambini a queste simulazioni, tale che nello stesso campo più giochi si intersecano senza ostacolarsi. Immagino la foga tracciare articolati disegni”.
La serata presenta infine, sempre alle Tese, il secondo appuntamento per uno dei maggiori rappresentanti della danza italiana, Enzo Cosimi, alla Biennale con il nuovo assolo: Sopra di me il diluvio (ore 20.30).
Fitto di appuntamenti anche il pomeriggio di sabato, con il debutto della terza performance del ciclo Aura, che impegna alcuni coreografi ospiti nel dialogo con le opere d’arte dei grandi artisti del passato presenti a Venezia. E’ Eyes Off (Ca’ Giustinian, ore 16.00 e 17.00), un omaggio di Saburo Teshigawara alla Nuda del Giorgione, l’affresco datato 1508, staccato dal Fondaco dei Tedeschi e oggi alla Galleria Franchetti della Ca’ d’Oro. Il coreografo giapponese, che nella danza e nella pittura vede “una forza vitale che trasforma la forma attraverso il tempo” sarà in scena con Rihoko Sato. Le prime due parti del ciclo Aura, autori il duo Burrows e Fargion e Jérôme Bel, si potranno vedere in replica a Ca’ Giustinian (ore 15.30) e al Conservatorio (ore 17.30).
Sempre a Ca’ Giustinian (Laboratorio delle Arti, ore 15.00) debutta in prima assoluta L’appuntamento di Luisa Cortesi. Artista che esprime un pensiero rigoroso sulla danza e che ha lavorato spesso in collaborazione con artisti visuali, la Cortesi osserva: Ogni persona quotidianamente ha una fitta lista di appuntamenti nella propria agenda, anche se quella persona non ha mai posseduto un’agenda e non ha mai dato o gli è stato chiesto un appuntamento. L’appuntamento è il luogo della visione e di costruzione di drammaturgie. L’appuntamento sono io”.
Nella mattinata di sabato si potranno vedere in replica al Teatrino di Palazzo Grassi, Body Not Fit For Purpose del celebre duo Burrows e Fargion e Senza titolo della star della danza francese Jérôme Bel. L’appuntamento quotidiano nei campi di Venezia rivedrà Bolero variazioni di Cristina Rizzo (Campo Novo, ore 12.30), A demain di Anton Lachky (Campo Pisani, ore 17.30), Sahara para todos di Michele Di Stefano.
Appuntamento quotidiano nel boschetto artificiale costruito in Campo S. Angelo con i personaggi fiabeschi creati da Ramona Caia e Sara Sguotti (ore 18.00>22.00) e alle Corderie dell’Arsenale con work in progress e azioni coreografiche di Kinkaleri, Giuseppe Comuniello, Marina Giovannini, Luisa Cortesi, Michele Di Stefano, Roy Assaf, Virgilio Sieni.