"Appunti Antigone", lo studio teatrale alla casa di reclusione femminile di Giudecca
Martedì 24 Novembre 2015, alle ore 16.00 (ingresso riservato agli autorizzati), presso la Casa di Reclusione Femminile di Giudecca, Venezia, nell’ambito del progetto teatrale “Passi Sospesi” di Balamòs Teatro negli Istituti Penitenziari di Venezia e in occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, sarà presentato un breve studio teatrale dal titolo "Appunti Antigone" diretto da Michalis Traitsis, regista e pedagogo teatrale di Balamòs Teatro.
Il lavoro è realizzato con gli allievi del laboratorio teatrale del Centro Teatro Universitario di Ferrara: Giulia Aguzzoni, Chiara Baroni, Michele Bononi, Claudia Cincotti, Riccardo Guidarini, Stefano Massarenti, Federica Mazza, Giulia Tiozzo e il contributo delle donne detenute della Casa di Reclusione Femminile di Giudecca, Venezia.
A Tebe la lotta tra due fratelli Eteocle e Polinice, l’uno difensore della città, l’altro aggressore, finisce con la morte di entrambi. Eteocle viene seppellito con tutti gli onori per volere del re Creonte, mentre Polinice, il nemico, rimane insepolto e la sua anima non potrà riposare. Antigone, sorella dei giovani morti e promessa sposa di Emone, figlio di Creonte, decide di sfidare quest’ultimo per dare sepoltura al fratello morto. L’altra sorella, Ismene, cerca di dissuaderla: è Creonte che stabilisce le leggi, e bisogna obbedire. Antigone è decisa a rendere onore al fratello. Creonte la condanna alla prigionia eterna, ma poi su consiglio di Tiresia, decide di liberarla. Troppo tardi: Antigone si è impiccata; Emone addolorato, si uccide; e alla notizia della morte del giovane anche la regina sua madre, Euridice, muore.
“Appunti Antigone”, articolato su alcuni quadri/situazioni del dramma di Sofocle, offre uno spunto di riflessione sul conflitto tra Antigone, giovane donna ma forte moralmente e decisa a rispettare le leggi non scritte della natura (fìsis), e la volontà di Creonte tesa a imporre la forza dello Stato e della legge (nòmos). Vengono inoltre messe a fuoco le dinamiche tra le due figure femminili delle sorelle.