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Venezia e Mestre, un autunno a ritmo di jazz

Torna il Venezia Jazz Festival: dal 7 ottobre al 14 novembre un viaggio caleidoscopico di sonorità nei luoghi più affascinanti del centro storico e della terraferma. Fra gli artisti Joe Lovano e Marcin Wasilewski, Nils Petter Molvær e Mino Cinelu. E una produzione originale fra jazz e videogame

Torna l'edizione autunnale del Venezia Jazz Festival, appuntamento che porta alcuni degli artisti più interessanti della scena internazionale in luoghi ricchi di fascino. Il festival, organizzato da Veneto Jazz, coniuga bellezza e ricerca musicale, sonorità contemporanee e melodie raffinate: musica improvvisata con le sue declinazioni più sorprendenti, dall’elettronica alla classica fino all’incontro con strumenti etnici delle tradizioni africane e sudamericane.

Mino Cinelu e Nils Petter Molvaer, con il progetto SulaMadiana, sono l’emblema di questo festival rappresenta latitudini e mentalità diverse. Il direttore artistico Giuseppe Mormile li definisce come «due personalità artistiche distanti, quella dell’etereo jazz norvegese e della world music di sangue caraibico, che hanno dato vita ad una pubblicazione ECM di rara bellezza, con un live altrettanto magnetico». Un altro «territorio inesplorato» è quello proposto da altri due importanti musicisti, il decano del sassofono Joe Lovano e il pianista polacco Marcin Wasilewski con il suo stabile trio.

Le date

Dopo l'anteprima al Laguna Libre con il pianista Omar Sosa, il festival approda nel salotto di Splendid Venice Hotel con la voce soul di Chiara Luppi in un omaggio ad Aretha Franklyn (7 ottobre, ore 19.00). Al Laguna Libre, jazz club del festival sulla popolare Fondamenta Cannaregio, va in scena Joscho Stephan, chitarrista tedesco, uno dei massimi interpreti contemporanei della musica gipsy swing (8 ottobre, aperitivo-concerto alle 19.00 e cena-concerto alle 21.30).

All’auditorium Lo Squero, nell’isola di San Giorgio, sale sul palco Abel Selaocoe, violoncellista sudafricano che sta ridefinendo i confini del suo strumento attraverso improvvisazione, canto e percussioni: suonerà in duo con il polistrumentista senegalese Dudù Kouate (15 ottobre, ore 19.30). In Ard’uo, Stefano Cocco Cantini (sax tenore e soprano) e Antonello Salis (pianoforte e fisarmonica), fra jazz e musica popolare, improvvisazione e melodia (22 ottobre, ore 19.30). Entrambi i concerti saranno seguiti da un appuntamento live al Laguna Libre, per continuare a respirare l’atmosfera del festival.

Allo Splendid Venice Hotel tre virtuosi raccontano l’epoca d’oro del tango con la formazione Tragos de Tango, composta da Walter Lucherini al bandoneon, Lino Brotto alla chitarra, Daniele Vianello al contrabbasso e voce  (21 ottobre, ore 19.00).

Reis/Demuth/Wiltgen, al teatrino di Palazzo Grassi, è un trio rivelazione formato da musicisti di spicco del vivo panorama jazz lussemburghese (23 ottobre, ore 19.30)

Hamid Drake (batteria, percussioni, voce) e Pasquale Mirra (vibrafono, marimba e percussioni) al Laguna Libre propongono un caleidoscopico viaggio sonoro fra culture, con un uso evocativo degli strumenti (29 ottobre, aperitivo-concerto alle 18.30 e cena-concerto alle 21.00).

Alle Sale apollinee del teatro La Fenice il pianista dell'Azerbaigian Isfar Sarabski firma un jazz dalle influenze sia folk che classiche: una rara occasione per ascoltare colui che è considerato uno dei più grandi pianisti orientali, vincitore del concorso pianistico solo del Montreux Jazz Festival nel 2009 (30 ottobre, ore 19.30). A seguire, super jam session al Laguna Libre.

Per Nordic Frames, sezione elettronica del festival, è in programma al teatrino di Palazzo Grassi il produttore berlinese Grischa Lichtenberger, della scuderia Raster-Media. Il suo sound, dai toni aggressivi, rivela profondità di struttura musicale e senso ermetico del ritmo e delle melodie, in uno stile personale ed autentico. Il concerto è una eredità (e un omaggio) di Marcello Mormile, fondatore e direttore artistico della rassegna, prematuramente scomparso (1 novembre, ore 19.30).

Al teatro Toniolo di Mestre, il sassofonista statunitense Joe Lovano e il trio polacco di Marcin Wasilewski, uno dei pianisti di primo piano del jazz europeo, si incontrano su composizioni originali pubblicate in un disco ECM (Arctic Riff, 2020), fra territori musicali poco esplorati e improvvisazioni collettive, in uno degli eventi più attesi del festiva (2 novembre, ore 21).

Allo Splendid Venice Hotel appuntamento con la musica klezmer (e affini) grazie ad un gruppo di giovani musicisti accomunati da formazione classica con deviazione improvvisativa. Sono i Minimal Klezmer, fra musica e cabaret (4 novembre, ore 19.00).

The Rebirth of Acid Jazz, al Laguna Libre, è il progetto del percussionista Leo Di Angilla, in trio con Lino Brotto (chitarra) e Daniele Vianello (contrabbasso, voce), rivisitazione in chiave minimale e groove di celebri standard jazz (5 novembre, aperitivo-concerto alle 18.30 e cena-concerto alle 21.00).

Ancora alle Sale apollinee del Teatro La Fenice, Ferdinando Romano, contrabbassista e compositore, “Miglior Nuovo Talento Italiano” nel Top Jazz di Musica Jazz 2020, presenta Totem, ai primi posti nella categoria “Miglior Disco Italiano” dello stesso anno. Nella formazione alcuni dei più interessanti musicisti e improvvisatori della nuova generazione (6 novembre, ore 19.30).

JAZZ IS A (VIDEO) GAME è una produzione originale del festival proposta al Museo M9 di Mestre, che vuole esplorare tutte le possibili relazioni tra le sonorità musicali del jazz e le recenti espressioni del linguaggio audiovisivo. Una riproduzione e rielaborazione di suoni ed immagini, tra videogames e video arte per una nuova creatività, che vede il coinvolgimento di giovani compositori e di una orchestra (la Thelorchestra 2021 diretta da Ettore Martin) a confronto con la cultura digitale (7 novembre, ore 18.00).

Difficile immaginare, nel panorama jazz, due personalità musicali più distanti di Nils Petter Molvær e Mino Cinelu. Il primo, trombettista, è dagli anni Novanta tra i principali fautori del nuovo corso del jazz norvegese, nonché il principale esponente della corrente future jazz che avvicinò la compostezza tipica dell’etichetta ECM all’ambient al trip-hop e alla techno music. Di tutt’altro genere le esperienze di Cinelu, francese ma di sangue caraibico, che fin da giovanissimo affiancò come percussionista artisti del calibro di Miles Davis, Gong e Weather Report, proseguendo poi lungo una carriera di rilievo internazionale e spesso improntata al world jazz. Saranno al teatro Toniolo, per uno dei grandi eventi del festival (8 novembre, ore 21).

Le tradizioni, le leggende e i misteri della Sardegna nella musica dell’eclettica compositrice Zoe Pia che si spinge verso l’utilizzo della soundscape composition unita al linguaggio contemporaneo. Con il progetto Shardana, sarà al Laguna Libre il 12 novembre (aperitivo-concerto alle 18.30 e cena-concerto alle 21.00).

Il festival si chiude al Museo M9 con la rimusicazione dal vivo per sax e live electronics di Marco Castelli del film muto del 1911 "L'Inferno" (di Francesco Bertolini, Giuseppe De Liguoro e Adolfo Padovan, ispirato alle illustrazioni di Gustave Doré). Primo kolossal del cinema italiano, viene qui presentato con la colonna sonora dal vivo, rendendo ancora più emozionante la visione della pellicola e contemporaneamente conferendone una sorprendente modernità (14 novembre, ore 18.00).

Venezia Jazz Festival Fall edition #4 è organizzato da Veneto Jazz con il supporto di ministero della Cultura e Regione del Veneto, il patrocinio della Città di Venezia e in collaborazione con Fondazione Teatro La Fenice, Fondazione Giorgio Cini, Palazzo Grassi-Punta della Dogana, Museo M9, Settore Cultura del Comune di Venezia -Teatro Toniolo. Special partner: Splendid Venice Hotel, Laguna Libre. Media partner: Jazzit, Venezia News.

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