Venice Fashion Week non si ferma: l'ultimo fine settimana sarà in digitale
Venezia non si ferma e Venice Fashion Week 2020 continua a raccontare la moda, l'artigianato e la creatività con un finale tutto digital. Nell'anno che non dimenticheremo mai nascono le sfilate nelle stanze segrete degli hotel veneziani.
Continuano gli atelier aperti
Boom di prenotazioni per le visite agli Atelier Aperti, le giornate alla scoperta di artigiani e creativi a Venezia, tanto che gli organizzatori stanno pensando a nuovi appuntamenti in futuro con artisti, orafi, impiraresse, tipografi, fiorai: gli artigiani sono la linfa vitale di Venezia.
- Mercoledì 28 ottobre: Edmond à Venise, San Vio, Dorsoduro, 872, ore 14-18. Il concept store di Palazzo Polignac presenta tre designer internazionali: Fortuny Vintage di Alexandra Voltan; Burano Collection – I colori della Laguna di Laudomia Piccolomini; Lost Soles di Katia Margolis.
- Successo per l'inaugurazione della mostra Venice Photo Lab a San Barnaba, curata da Fabio Cavessago, aperta fino al 31 ottobre nel Laboratorio Unisve.
- Giulia Bevilacqua, designer del brand BVL Venezia di borse e accessori creati con i tessuti della Tessitura Luigi Bevilacqua, ha creato una linea di mascherine in velluto, abbinate alle borse e ai cappelli, per colorare l'inverno 2020/21.
- Alla Boutique Emilio Ceccato, sotto il Ponte di Rialto, i creatori del progetto Pieces of Venice Karin e Luciano Marson (Luciano Compasso d'oro per la quarta volta) presentano l'ultimo nato della collezione di oggetti in legno dedicati a Venezia.
- Fino all'1 novembre in Campo Santa Sofia, l'Hotel Ca' Sagredo ospita una mostra dedicata a Atelier Nicolao. Al piano terra e nelle salette del primo piano di Palazzo Sagredo si possono ammirare costumi d'epoca, come la riproduzione del quadro di Pietro Longhi La Famiglia Sagredo.
Eventi digitali
Mercoledì 28 ottobre
Fabio Marzari intervista il Maestro Franco Puppato, in diretta dall’hotel Danieli dalle 16
La hall dell’Hotel Danieli è un tripudio di archi moreschi, lampadari di Murano, marmi bizantini e foglia d’oro, uno spazio esotico ed eclettico. Sui suoi divani hanno conversato Goethe, Marcel Proust, Wagner, Jean Cocteau e tanti altri. Franco Puppato è il grande sarto di Venezia; ha vestito dive e regnanti, ha appena ricevuto il premio Arbiter, l’Oscar della sartoria italiana, e ci porterà nella sua sartoria veneziana per raccontare con una sfilata d’altri tempi la sua vita nella moda.
Giovedì 29 ottobre
Venice Fashion Week presenta Stefano Nicolao, in diretta dall’atelier alle 18
Stefano Nicolao è un Maestro creatore di costumi storici per il teatro ed il cinema, che ha creato a Venezia una sartoria teatrale e di alta moda tra le più ricche e incredibili nel mondo. Centinaia di metri di velluti e crinoline ti avvolgono con oltre 15 mila costumi, tessuti preziosi, cappelli, calzature, accessori. La carriera di Stefano Nicolao è un sogno che va da Cinecittà a Hollywood, dal film Marco Polo ai teatri più importanti del mondo, fino agli abiti di alta moda per i Red Carpet 2020.
Venerdì 30 ottobre
The St. Regis Venice presenta Tiziano Guardini, in diretta dalle ore 18
Cultivating the Vanguard: uniti dallo stesso impegno di trasmettere il valore della tradizione nel futuro, durante tutto il 2020 l’Hotel The St. Regis Venice ha seguito passo passo lo sviluppo del progetto open work dell'ecodesigner Tiziano Guardini: una limited edition creata con Tessitura Luigi Bevilacqua, CNA, Confartigianato, Confindustria Moda e Venice Fashion Week, per fare luce sull’eccellenza dell’alto artigianato di Venezia e della manifattura Made in Veneto.
Sabato 31 ottobre
Hotel Aman Venice, Fabio Marzari intervista Luciana Boccardi, in diretta dalle ore 12
L’Hotel Aman Venice presenta Luciana Boccardi, giornalista e scrittrice veneziana tra le più importanti esperte di moda in Italia, con interventi di Roberto Papetti, direttore de Il Gazzettino, e di Arrigo Cipriani, che introdurrà l’ultimo libro della Boccardi: Burlesque – Dizionario surreale (Ed. La Musa Talia). Un “gioco” editoriale ironico e irridente che traccia un quadro surreale attraverso emozioni, ricordi di personaggi incontrati durante la sua lunghissima carriera di giornalista indomita, scrittrice, direttrice di riviste, che ha visto nascere i più grandi stilisti e ha assistito all’evoluzione della moda italiana dagli anni ‘60 al 2020, una veneziana che nel “Burlesque” lancia in postfazione un appello “utopia” per la sua amata città. Una veneziana importantissima e preziosa, capace di leggere il nostro tempo con uno sguardo coraggioso e ironico.